Editoriale – Due importanti eventi liturgici fissati per venerdì 4 e sabato 5 novembre, segneranno la chiusura dell’Anno Santo per la forania di Carsoli e cioè per tutte le parrocchie che fanno capo a Carsoli. La chiusura della Porta Santa della Cattedrale di Avezzano e quindi per tutta a Diocesi, avverrà il 13 novembre. Venerdì 4 alle ore 17.30 nel corso di una solenne celebrazione con S. Messa presso la Parrocchia di Santa Vittoria di Carsoli, il Vescovo dei Marsi Mons. Santoro terrà una omelia incentrata sulla Misericordia e sull’Anno Santo. Sabato 5 alle ore 11.00 presso il Santuario della Madonna dei Bisognosi, alla presenza di tutti i Parroci della zona e di numerosi fedeli delle varie Parrocchie, verrà simbolicamente chiusa la porta Santa che il Vescovo aprì all’inizio del Giubileo. Il Santuario della Madonna dei Bisognosi è antecedente all’anno Mille e fu eretto dopo che lo spagnolo Fausto di Siviglia, fuggito dalla sua terra invasa dai Saraceni, vi giunse guidato dalla Madonna e portando con sé la statua di legno, molto venerata raffigurante la Vergine Immacolata con il figlio tra le braccia, custodita fino a quel momento in una chiesa a mezza strada tra la città ed il mare. Il punto dove erigere il Santuario fu individuato attraverso un cippo lapideo casualmente scoperto in quella circostanza e che così mise pace nelle liti tra Rocca di Botte e Pereto sul confine e già questo venne considerato un primo miracolo. Il Santuario è stato meta in passato di pellegrinaggi di nobili spagnoli e fu prediletto da Papa Bonifacio IV, di origini marsicane che, gravemente malato si rivolse alla Madonna dei Bisognosi per la propria guarigione, cosa che avvenne.
Per ringraziamento Bonifacio IV assieme a tutto il clero romano venne sui monti carseolani a ringraziare la Madonna e nella chiesa, ancora in costruzione, per quanto racconta Muzio Febonio, sostò a lungo in preghiera.Questa breve storia per sottolineare come in effetti la scelta della Porta Santa nel Santuario della Madonna dei Bisognosi è stata piena di significato religioso ed anche se vogliamo simbolica poiché dalla “Madonna del Monte”, come noi la chiamiamo, si stende su tutta la pianura del Cavaliere e dintorni l’ala protettrice della statua lignea della Vergine venuta dalla Spagna.A questi riferimenti storici aggiungo due ricordi personali: negli anni ’50, in occasione di uno dei rari viaggi nelle Parrocchie della statua lignea miracolosa, io ed altri coetanei vestiti da paggetti rinascimentali, accogliemmo il corteo dei pellegrini all’ingresso del paese con Don Antonio Rosa in testa, Padre Tito Zazza, le Suore di Sant’Anna indimenticate ed indimenticabili ed una moltitudine di fedeli commossi per l’evento straordinario. La venerazione per la Madonna del Monte all’epoca era molto sentita e si andava ogni anno a piedi, passando per Pereto, al Santuario per pregare. Il secondo ricordo risale a circa cinquant’anni fa quando con il benemerito Sindaco Giovanni Marzolini partimmo da Rocca di Botte a cavallo di muli (conservo ancora le foto e la nostra presenza risulta nei registri dei visitatori del Santuario) per accompagnare il sottosegretario senatore Bellisario e funzionari dell’Ente Fucino (Ing. Salciccia di Tagliacozzo) per programmare la realizzazione della strada carrozzabile che poi in effetti venne realizzata. Siamo certi che i fedeli delle nostre Parrocchie parteciperanno con devozione ai due importanti eventi.
(Giovanni Alberto Marcangeli)