Tivoli – C’è la messa in sicurezza della viabilità del bivio tra la Sp31/a (strada provinciale da Tivoli per Marcellina e Palombara) e la via di Quintiliolo – oggetto di una frana che ne preclude l’utilizzo da oltre un anno – tra gli interventi che Città metropolitana di Roma Capitale ha deliberato di finanziare con 350mila euro. Lo scorso 28 giugno, infatti, il Consiglio metropolitano ha approvato la variazione di bilancio di previsione e il documento unico di programmazione 2021-2023 consentendo una serie di stanziamenti per la viabilità, l’edilizia scolastica e l’ambiente destinati a opere da effettuare nel suo territorio. Per quanto riguarda la città di Tivoli, si è deliberato uno stanziamento di 350mila euro per “Interventi di messa in sicurezza e di miglioramento della viabilità, visto che lo stato dell’area in corrispondenza del bivio tra la strada provinciale 31/a e la sottostante via Maria SS Ausiliatrice (via di Quintiliolo) risulta attualmente interrotta e totalmente inibita al traffico, per un importo di 350mila euro”.
A presentare l’emendamento alla variazione di bilancio è stato il consigliere comunale e consigliere metropolitano di Roma, Carlo Caldironi, titolare della delega alla Mobilità e viabilità, pianificazione strategica e urbanistica e lavori pubblici, sentito l’assessore comunale ai Quartieri Nello Rondoni. «La destinazione di questi fondi a diversi interventi nel territorio di Città metropolitana è stata possibile utilizzando la somma derivante dal bilancio consuntivo 2020», spiega Caldironi. «Da un confronto che ho avuto con l’assessore Rondoni sulle esigenze dei quartieri del territorio tiburtino, è emerso che la messa in sicurezza del bivio è tra le più urgenti, essendo la via di Quintiliolo una delle poche alternative alla via Tiburtina per entrare e uscire dal centro urbano di Tivoli, purtroppo preclusa al traffico da tempo. Con lo stanziamento di queste risorse, si procederà a eseguire ulteriori sopralluoghi tecnici per stabilire la tipologia degli interventi di messa in sicurezza e la loro fattibilità; a tale scopo nasce, così, un tavolo di lavoro tra Comune di Tivoli e Città metropolitana per agire in sinergia. Come fruitore dello svincolo, ne conosco bene tutte le criticità e le difficoltà, per questo sono soddisfatto dell’ottenimento delle risorse finanziarie e ringrazio i consiglieri di Città metropolitana che, approvando la variazione del bilancio di previsione, lo hanno reso possibile».
«Ringrazio la sindaca di Roma Capitale, nonché sindaca di Città metropolitana di Roma Capitale (ex Provincia di Roma) Virginia Raggi, la vice sindaca metropolitana Teresa Maria Zotta e il consigliere metropolitano Caldironi per l’attenzione prestata al problema dell’agibilità di quell’importante nodo viario e per aver concretamente contribuito ad affrontarlo», commenta il sindaco Giuseppe Proietti. «Un ringraziamento anche all’assessore comunale ai Quartieri, Rondoni, interprete delle esigenze degli abitanti dei quartieri tiburtini nella ricerca della possibile soluzione per la riapertura della viabilità. Al tavolo tecnico con Città metropolitana invitiamo anche la Regione Lazio, che riteniamo un interlocutore fondamentale data la rilevanza di questo raccordo viario».
«Collaborare si può e si deve fare per il bene dei quartieri della nostra città, nell’alto spirito istituzionale, pur essendo di appartenenze politiche diverse», sottolinea Rondoni. «Ringrazio il delegato metropolitano Caldironi, promotore della presentazione di un emendamento nel Consiglio metropolitano, finalizzato a individuare risorse per la riapertura della strada di Quintiliolo con un finanziamento tra i più economicamente rilevanti. Ringrazio anche i consiglieri di Città metropolitana per la sensibilità che hanno mostrato concretamente verso questa problematica così sentita dalla cittadinanza tiburtina, che riguarda la messa in sicurezza di un tratto di strada di competenza provinciale, ma di rilevante importanza per la viabilità locale».
«Ringrazio la sindaca metropolitana Virginia Raggi, il consigliere metropolitano Caldironi e l’intero Consiglio di Città metropolitana di Roma Capitale per aver mostrato attenzione alla messa in sicurezza della viabilità del bivio tra la Sp31/a e la via di Quintiliolo», dice l’assessora comunale ai Lavori pubblici Laura Di Giuseppe. «Un’attenzione che mostra concretamente quanto sia importante la collaborazione tra enti anche sovraordinati, tesa a risolvere le tante urgenze, o situazioni imprevedibili. Tuttavia, le problematiche che riguardano la viabilità nella zona di Quintiliolo, richiedono azioni a più larga scala; a tal fine il Comune di Tivoli si fà promotore di un tavolo tecnico di lavoro nel quale oltre alla Città metropolitana di Roma Capitale, sarà chiamata anche la Regione Lazio, per arrivare finalmente a un approccio sistemico e definitivo».
Il gravissimo smottamento avvenuto sulla via di Quintiliolo nel giugno dello scorso anno ha interessato la strada che dall’incrocio con la provinciale per Marcellina conduce anche al santuario della Madonna di Quintiliolo, facendo cedere l’ossatura stradale e provocando la chiusura di un asse viario cruciale per lo smaltimento del traffico urbano e frequentatissima via di collegamento con il luogo di culto e i quartieri tiburtini della pianura. Da ottobre 2020 a febbraio 2021 l’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Tivoli ha affidato l’esecuzione delle indagini geognostiche e la relazione geologica e di modellazione sismica. È stata, inoltre, affidata e conclusa l’esecuzione del rilievo plano-altimetrico, mentre gli uffici dei Lavori pubblici hanno redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica (approvato poi dalla Giunta comunale il 15 gennaio e inserito nel programma triennale delle opere pubbliche). A marzo, dopo aver effettuato le indispensabili indagini conoscitive, l’assessora ai Lavori pubblici ha inviato una richiesta, poi rinnovata formalmente a giugno, sia alla Regione Lazio, sia all’azienda Strade Lazio (Astral spa) per chiedere un intervento per il ripristino di via Maria Santissima di Quintiliolo; richieste nelle quali si evidenziava l’urgenza d’intervenire e la necessità di un’azione straordinaria da parte delle istituzioni per accelerare l’esecuzione dei lavori e dare un assetto stabile alla viabilità della zona.