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Frana la s.p. Empolitana, Rocca Canterano e Canterano isolate. I sindaci: “massima urgenza degli interventi”

La situazione è peraltro molto complessa anche in ragione dell'emergenza covid in atto

Rocca Canterano – Si è verificata una grossa frana in seguito al maltempo che da giorni ormai sta interessando il centro Italia. La S. P. Empolitana di fatto isola le due comunità di Rocca Canterano e di Canterano. Il tratto viario, infatti, secondo quanto spiegato dal sindaco Fulvio Proietti,  è l’unica via di collegamento con Madonna della Pace, Agosta e Subiaco.

Ovviamente in conseguenza a ciò che si può notare in foto, è stata disposta la chiusura al transito e cio’  – evidenzia Proietti – aumenta le difficoltà per il trasporto scolastico quotidiano dei bambini di scuole materne, elementari e medie che frequentano i plessi scolastici di Subiaco e che il 7 gennaio riprenderanno le attività,  pregiudica la possibilità di passaggio per i mezzi del trasporto pubblico Cotrale la mobilità quotidiana dei ragazzi che frequentano le scuole superiori e di chi fruisce del trasporto pubblico; impedisce il raggiungimento dello snodo di Madonna della Pace, per i tanti pendolari che quotidianamente raggiungono Roma o altre città per motivi di lavoro o di studio e che utilizzano i mezzi pubblici che transitano lungo la Sublacense; ed inoltre

– accresce le difficoltà per avere accesso alle cure e raggiungere il Pronto Soccorso più vicino, e cioè l’Ospedale di Subiaco e per il passaggio di qualsivoglia forma di soccorso in caso di emergenza (VVF, Guardia Medica, Forze dell’Ordine, etc.);
– paralizza e crea disagio alle già poche attività economiche e produttive presenti sui nostri territori.
“Insieme al Sindaco di Canterano Mariano Teodori,  spiega – ci siamo già attivati per sollecitare l’intervento dell’Ente gestore e cioè Città metropolitana di Roma Capitale
, che questa mattina ha inviato i propri referenti tecnici per un sopralluogo congiunto.
Le alternative di mobilità sono, per il momento, sufficienti a malapena a garantire una “sopravvivenza” e ad impedire un completo isolamento, ma non possono, non devono e non verranno prese in considerazione come soluzione definitiva.
I due sindaci richiedono dunque  interventi immediato e scongiurare il ripetersi di quanto accaduto (e sta ancora accadendo) sul versante dell’Empolitana II che porta verso Tivoli (ma perlomeno in quel caso è “solo” una parzializzazione di carreggiata).
“Ho segnalato – ribadisce Proietti –  inoltre che la carenza cronica di manutenzione sottopone a rischi come questo, l’intero tratto di Empolitana II, da Loc. Ponte Terenzi fino a Madonna della Pace; ho messo in evidenza che anche il tratto di Empolitana I che conduce al casello autostradale di Castel Madama non versa in condizioni migliori…ma è fin troppo scontato dire che è una problematica che attanaglia gran parte della viabilità provinciale.
Sullo stato dell“ex Provincia”, ora Città Metropolitana di Roma Capitale, ci sarebbe fin troppo da scrivere: per brevità dico solo che sarebbe il caso che tutti noi riaprissimo un serio ragionamento e ripensamento su tutta quella serie di “enti intermedi” che abbiamo buttato via come “bambini insieme all’acqua sporca” in una sfrenata visione di tagli e sprechi…una visione evidentemente miope alla luce di quanto accade oggi; enti che, invece, soprattutto nei territori rurali e montani, erano utili a dare risposte ad esigenze concrete dei cittadini.
I Comuni montani soffrono già di per sé di problematiche congenite quali l’isolamento e le carenze di servizi in generale e quelli che ho citato prima sono solo alcuni esempi.
Se a questo dovessimo aggiungere il disinteresse collettivo in situazioni di emergenza, allora sarebbe davvero la fine; fosse così sarebbe inutile riempirsi la bocca di parole come mitigazione del rischio idrogeologico, strategia, rete, aree interne, sviluppo rurale e montano etc. etc. etc.
Ma non vogliamo essere disfattisti, vogliamo invece impegnarci con determinazione per risolvere questo problema e farci trovare pronti ad affrontarne altri.
Data l’estrema complessità della situazione, è nostro dovere impegnarci a creare un fronte unito e coeso di collaborazione tra cittadini, comunità ed istituzioni, per giungere ad una soluzione nel più breve tempo possibile.”

 

La nostra redazione esprime massima solidarietà alle due comunità contigue colpite in un momento così difficile da questo disastro ambientale e che mina anche la sicurezza pubblica in caso di interventi nei borghi interessati. Si rende disponibile ad ogni livello per portare nelle sedi opportune il grido di dolore e fa suo l’appello dei primi cittadini provvedendo a trasmettere alle autorità competenti, le pubblicazioni relative a tale incresciosa situazione.