Roma – Il Csoa La strada è, dal 1994, il centro sociale occupato e autogestito di Garbatella, cuore antifascista e democratico della città di Roma. Quest’anno si celebra il trentesimo anniversario della sua apertura.
Lo stabile, occupato in occasione del ventisettesimo anniversario dell’assassinio di Ernesto Che Guevara, , nello stesso anno del lavantamiento zapatista e della rivolta di Milano, per due decenni è stato protagonista delle vicende di movimento locali e globali.
Lungo questo percorso, generazioni di militanti e attivisti politici si sono avvicendate passandosi il testimone in questa “Università della ribellione popolare”.
Fu specificamente l’8 ottobre del 1994 quando un gruppo di studenti medi e universitari decide di dar vita a questo centro nel cuore del quartiere romano della Garbatella. Venne recuperata una struttura in disuso ed abbandonata da oltre un decennio.
La storia: “Le iniziative si moltiplicarono sin da subito – si legge nella storia del Csoa La Strada – e la scelta è quella di costruire risposte ai bisogni e ai desideri di chi vive nel territorio: dalla balera per gli anziani ai laboratori espressivi per i bambini, dal cineforum allo sportello legale gratuito, dal teatro popolare alla musica dal vivo di gruppi emergenti. Convinti da sempre che senza memoria non c’è futuro, il centro sociale si fa promotore di iniziative che ravvivino il ricordo della Resistenza al nazifascismo e che cerchino di liberare la memoria irrisolta degli anni Settanta.
Il ruolo de La Strada in tutti questi anni è stato quello di offrire una via di fuga alla dispersione sociale che regna nelle periferie della metropoli, sperimentando una socialità altra che crede nei valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessismo: un approdo in cui si sono incontrate tante storie di tante generazioni.
Ogni giorno il centro sociale continua a costruire un nuovo modo possibile grazie alla passione di molti compagni che non erano presenti quel lontano 8 ottobre 1994; ma forse è proprio questa la grande forza che negli anni ha contraddistinto La Strada: aver dato vita a tante altre Strade!
“Nel autunno del 2003 – racconta il Csoa La strada sul sito web – un altro tassello si è aggiunto al quadro della Garbatella ribelle: in Via delle Sette Chiese nascono Le CaSette! Con più di dieci famiglie italiane e migranti, vennero sottratte all’abbandono e alla speculazione edilizia alcune piccole abitazioni, dando così una prima risposta ai bisogni di queste persone. Con il passare del tempo, in questa piccola occupazione abitativa cresce la consapevolezza di dover lottare per un futuro migliore; così ancora oggi ci battiamo affinchè alle CaSette si attui un progetto di abitare sostenibile che preveda lo sfruttamento delle energie rinnovabili, delle acqua piovane e del riciclo dei rifiuti.
Negli ultimi anni di lotta per il diritto alla casa, dallo sportello autogestito di Action è nata la sperimentazione dell’Agenzia diritti Nuova Cittadinanza, sportello municipale in difesa dei diritti negati a tutti gli individui che vivono nel Municipio XI. In particolare l’Agenzia diritti svolge un importante lavoro di tutela e sostegno di singoli o nuclei familiari in emergenza abitativa, offrendo una consulenza legale gratuita e accompagnando gli utenti del servizio in ogni passaggio delle procedure di sfratto o di normalizzazione della situazione abitativa. Attraverso la sinergia con questo strumento innovativo, il centro sociale ha affrontato problemi di natura collettiva come la regolarizzazione di intere comunità di migranti: ad esempio il percorso avviato con gli afghani – che si affollavano nell’ Air Terminal Ostiense – ha portato alla nascita della Casa del Rifugiato di Roma; ma anche la lotta per la riqualificazione dell’ex IPAB San Michele a Tormarancia, nata dopo lo sgombero militare di una folta comunità di cittadini moldavi, dimostra che la partecipazione attiva dei cittadini può dare risposte a situazioni di disagio sociale, migliorando la qualità della vita di tutto il territorio.
Coscienti che la partecipazione sia un elemento dirompente, che può segnare un cambiamento nella vita della città, vogliamo organizzarci con gli inquilini Enasarco per tutelare i tanti che subiranno gli effetti disastrosi della dismissione del patrimonio immobiliare di tale Ente, e con i cittadini di del Municipio per ottenere che l’area dell’ex Fiera di Roma non venga ragalata ai soliti speculatori, ma sia riqualificata tenendo conto delle esigenze territoriali.
La produzione culturale de La strada continua a sperimentare nuove forme e modilità, alternando presentazioni di libri e video a concerti e spettacoli teatrali, organizzando iniziative culturali in piazza, diffondendo il copyleft per il libero accesso alla cultura e ai saperi: ancora oggi il centro sociale è l’unica realtà giovanile nel Municipio che propone musica e cultura a prezzi popolari.
Questo posto libero dalla prevaricazione del più forte e dalla repressione dei sindaci sceriffo, sinceramente antiproibizionista, propone un servizio di ripetizioni scolastiche gratuite, un internet point gratuito, la proiezione delle partite della magica Roma su maxischermo con una piccola sottoscrizione, il biliardino e il ping pong a disposizione: piccole cose che contribuiscono a creare un’atra idea di socialità e una qualità della vita migliore”.