Generic Animal è il nuovo fenomeno della musica giovanile, e sta conquistando le classifiche dell’on demand. A poco più di una settimana dall’uscita del suo ultimo album “Presto” ha raggiunto 1 milione di streaming su Spotify. E non è tutto. Ora è on line anche il video di “Nirvana”, brano contenuto nel disco.
Generic Animal è lo pseudonimo di Luca Galizia. Classe 1995, originario della provincia di Varese, e attualmente vive a Milano. Suona vari strumenti, disegna, scrive con la chitarra e con GarageBand. Luca arriva dall’hardcore e dall’emo, e prima di chiamarsi Generic Animal, prestando la voce ai testi di Jacopo Lietti, suonava la chitarra con la band Leute.
Il nome Generic Animal nasce da un disegnino di un animaletto fatto da lui qualche anno fa: un animale senza sesso e senza specie. Il suo ultimo disco, “Presto”, è uscito a fine febbraio, anticipato da tre singoli: “Sorry”, “Presto” con il featuring di Franco 126 e “1400”. Un album davvero denso ed esplosivo come un magma incandescente. Un disco che conserva la vena emo ma con nuovi sound che spaziano dal pop al rap alla trap.
Da oggi è on line “Nirvana”, un video onirico che ben rappresenta la musica di Generic Animal, pieno di richiami al mondo del cinema e dell’infanzia. Uno spazio abitato da molari antropomorfi e sovradimensionati oggetti di felcro e di plastica. Una bizzarra “casa di bambole” di dimensioni umane ma anche una cameretta da bambino, reinventata da uno scenografo con la passione per il pop-surrealism e con l’immaginario di quel cinema americano che va dai primi film di Harmony Korine a Donnie Darko. Colori iperrealisti e fredde luci al neon, malinconia di una fanciullezza ludica ma con un pizzico di inquietudine, come nella migliore tradizione dei racconti per l’infanzia.
Ancora una volta dipinto di viola, ma stavolta in carne e ossa, Generic Animal si ritrova al centro dei movimenti di una videocamera che danza una coreografia disegnata da un joystick, catapultato in una “realtà” che è sì artificiale ma materica, contraltare dell’universo digitale del precedente video, quello della title-track. Il mondo messo in scena è un mondo posticcio, perfetta rappresentazione plastica del senso profondo del brano, cioè di quel modo personalissimo di descrivere cose che la generazione Z – quella di Luca Galizia aka Generic Animal – può vivere solo nei ricordi degli altri, dei più grandi (“di quando nel paese accanto al mio, suonarono i Nirvana. Non che non fossi ancora patentato, o addirittura ancora nato”).