ROMA – Un giovane operaio è morto. Era impegnato, nel porto di Civitavecchia, nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container e sembra sia stato travolto da un container che stava spostando con il muletto. Aveva 29 anni. La Polizia di frontiera sta effettuando i rilievi per capire la dinamica dell’incidente mortale.
“Sono passati appena 20 giorni, ed è di nuovo tragedia sul lavoro- dicono Carlo Costantini e Marino Masucci, segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e Fit Cisl Lazio- Siamo sconcertati, affranti, e non si può continuare a tenere la conta dei morti mentre monta il senso di impotenza e rabbia di fronte a quella che, a tutti gli effetti, è l’emergenza numero uno del mondo del lavoro. Non si può avere vent’anni, avere tutta la gioia della vita davanti e poi, improvvisamente, l’incidente, qualcosa che non va e l’interruttore della vita si spegne. Tragedie che colpiscono giovani alle prime armi come uomini adulti e di esperienza nei cantieri, nei capannoni, sulle impalcature, nelle fabbriche, ovunque. Basta! La sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta di questo nuovo anno. Dobbiamo mettere finalmente un punto a questa lunga scia di sangue che si porta via vite innocenti. Alla famiglia di questo giovane facciamo le nostre condoglianze e ai colleghi diciamo: vi siamo vicini. Ma ora le istituzioni devono incontrarci e insieme dobbiamo mettere a punto una strategia comune per aumentare i controlli, incentivare la formazione nelle aziende e sanzionare chi non la effettua. La formazione è un tassello fondamentale per rendere tutti i lavoratori, dal primo appena assunto all’ultimo che sta per andare in pensione, consapevoli dei rischi del proprio lavoro. Siamo stanchi di fare la conta dei morti: basta basta basta!”. (www.dire.it)