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Giro d’Italia sul Turano, il racconto della storica giornata nella valle reatina

giro italia turanoAscrea. Spesso le emozioni più grandi sono racchiuse in un attimo e il tifoso di ciclismo che segue dal vivo una corsa sa bene che questo sport regala nello spazio di pochi secondi uno spettacolo unico: il passaggio del Giro d’Italia 2014 nel Turano durante la settima tappa Frosinone-Foligno è stato un album pieno di attimi indimenticabili che hanno reso il 16 maggio una giornata impressa in modo indelebile nella storia della valle reatina.

Carovana rosa – Il primo contatto fra il Turano e la Corsa Rosa ha avuto luogo intorno all’ora di pranzo con l’arrivo della carovana pubblicitaria del Giro: l’imponente carosello composto da circa ottanta mezzi ha sostato al bivio di Castel di Tora, dove i vari sponsor hanno consegnato alla folla presente gadget di ogni tipo e dispensato allegria con musica e balli. Lo spettacolo della carovana ha intrattenuto a lungo il pubblico prima che il lungo serpentone ripartisse alla volta di Rieti: gli appassionati hanno successivamente iniziato a distribuirsi lungo la provinciale Turanense in attesa dell’arrivo dei ciclisti.

La corsa – L’ingresso nella valle della gara ciclistica più importante del mondo si è verificato alle ore 14: un gruppo di cinque fuggitivi composto dall’italiano Boem, dai colombiani Chalapud e Anacona, dal tedesco Thurau e dall’australiano Haas ha preceduto di circa sei minuti il gruppo della maglia rosa, che ha riassorbito la fuga a pochi chilometri dal traguardo prima della volata vincente in quel di Foligno del francese Nacer Bouhanni. La corsa è stata anticipata e seguita da un massiccio schieramento di forze dell’ordine e di auto dell’organizzazione così come dalle moto-ripresa di Rai Sport e dal lunghissimo treno di ammiraglie delle ventidue squadre partecipanti: molti di questi mezzi hanno popolato la valle già nella mattinata per raggiungere il tratto di Turanense compreso tra Posticciola e Rocca Sinibalda nel quale è stata istituita la zona ufficiale del rifornimento dei corridori.

Coreografia sontuosa – Ciclisti ed addetti ai lavori hanno potuto ammirare sia i meravigliosi paesaggi del Turano sia le coloratissime coreografie che hanno accolto il passaggio della Corsa Rosa: striscioni, scritte d’incitamento e bandiere sono state piazzate ai bivi di tutti i paesi interessati dal transito del Giro. L’elemento più significativo e spettacolare della valle è stato senza dubbio il ponte di Castel di Tora: l’enorme scritta sull’asfalto “Il Turano saluta il Giro” di colore rosa ha accompagnato la corsa nell’attraversamento del lago insieme ad un centinaio di bandiere tricolori e rosa unite alla presenza di un traguardo volante. L’inizio ritardato delle trasmissioni Rai e l’andatura sostenuta dei ciclisti non ha consentito la copertura televisiva in diretta del passaggio del Giro sul Turano, tuttavia è possibile trovare sul web un ampio riscontro dell’evento: i fotografi ufficiali della Corsa Rosa hanno apprezzato e documentato con particolare attenzione la coreografia del ponte sul lago e sono numerose le immagini presenti in rete di una giornata indimenticabile.

Francesco Carolis