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Giubileo a Roma, al via le ordinanze per accelerare opere fondamentali

Roma -. Con cinque ordinanze del Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025 e Sindaco di Roma Roberto Gualtieri firmate il 21 aprile, sono state attivate le procedure accelerate e semplificate per la realizzazione di alcuni dei più importanti interventi compresi nel programma di opere per l’Anno Santo e facenti parte del primo Dpcm.

 

 

Gli interventi oggetto delle procedure attivate sono: la riqualificazione urbana di piazza dei Cinquecento e del complesso monumentale della stazione Termini e la connessa riqualificazione delle aree adiacenti piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica, la riqualificazione dello spazio antistante la basilica di San Giovanni, la riqualificazione di Piazza Risorgimento con parcheggio interrato, passaggio pedonale e servizi, il completamento del rinnovo dell’armamento della Linea A della metropolitana, la realizzazione del sottovia di Piazza Pia.

 

Le più importanti procedure semplificate attivate dalle ordinanze prevedono: ai fini dell’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera, la convocazione da parte del soggetto attuatore di una conferenza di servizi semplificata alla quale partecipano tutte le amministrazioni interessate, comprese le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, del patrimonio culturale, del paesaggio e della salute. Nel corso della conferenza è acquisita e valutata la verifica preventiva dell’interesse archeologico, dove prevista, tenuto conto delle esigenze di appaltabilità dell’opera e di certezza dei tempi di realizzazione.

 

La conferenza di servizi si conclude nel termine di trenta giorni dalla sua convocazione, prorogabile, su richiesta motivata, soltanto una volta per non più di dieci giorni. Si considera acquisito l’assenso delle amministrazioni che non si sono espresse nel termine di conclusione della conferenza, di quelle assenti o che abbiano espresso un dissenso non motivato o riferito a questioni che non costituiscono oggetto della conferenza. La determinazione conclusiva della conferenza, da adottarsi nei cinque giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma precedente, approva il progetto e consente la realizzazione di tutte le opere e attività previste nel progetto approvato.

 

Inoltre, le determinazioni di dissenso, comprese quelle espresse dalle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali, o della salute, devono indicare, quantificandone i relativi costi, le prescrizioni e le misure mitigatrici che rendono compatibile l’opera e che devono essere conformi ai principi di proporzionalità, efficacia e sostenibilità finanziaria dell’intervento risultante dal progetto presentato.

 

In caso di dissenso, diniego, opposizione o altro atto equivalente proveniente da un organo statale che sia idoneo a precludere, in tutto o in parte, la realizzazione di un intervento il Commissario Straordinario può proporre al Presidente del Consiglio dei ministri di sottoporre, entro i successivi cinque giorni, la questione all’esame del Consiglio dei ministri per le conseguenti determinazioni.

 

Infine, ai fini dell’affidamento dei lavori, la selezione degli operatori economici avviene secondo le modalità previste dall’articolo 32 della Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 26 febbraio 2014 (procedura negoziata senza previa pubblicazione). Il soggetto attuatore ovvero la centrale di committenza cui abbia eventualmente fatto ricorso individua gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economica e finanziaria e tecniche e professionali desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, e selezionando almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei.