ROMA – È stato presentato “Vol.A in Rete”, il progetto di accoglienza dei pellegrini in arrivo a Roma per il Giubileo 2025. L’iniziativa mobiliterà migliaia di volontari e coinvolgerà un’ampia rete di organizzazioni, in un sistema di accoglienza diffuso con punti informativi fissi e mobili.
“Vol.A in Rete” entrerà in azione in occasione dell’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro il prossimo 24 dicembre e andrà avanti per l’intero anno giubilare. Attraverso il sito www.accoglienzagiubileo.it , il progetto fornirà inoltre informazioni sull’accoglienza e una mappa sempre aggiornata dei punti fissi e mobili. Sul sito è possibile compilare il form per entrare a far parte della squadra di volontari, a cui saranno dedicate azioni formative.
L’iniziativa, frutto di un lungo percorso di co-programmazione e co-progettazione, è promossa dal dipartimento Protezione Civile e dal dipartimento Politiche sociali e salute di Roma Capitale e realizzata da CSV Lazio ETS e Forum Terzo Settore Lazio APS.
Alla conferenza stampa di presentazione, nella Sala delle Bandiere in Campidoglio, erano presenti l’assessora alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale Barbara Funari, il direttore del dipartimento di Protezione Civile di Roma Capitale Giuseppe Napolitano, il coordinatore dei servizi di accoglienza e assistenza del Giubileo 2025 Agostino Miozzo, la presidente CSV Lazio ETS Cristina De Luca, la presidente CSVnet Chiara Tommasini e il rappresentante di Forum Terzo Settore Antonio D’Alessandro.
“La presentazione di questo progetto – ha detto l’assessora Barbara Funari – è una buona notizia in vista dell’oramai imminente apertura della Porta Santa. Sono previste forme di accoglienza diffusa attraverso unità mobili e postazioni fisse. Tutte le azioni verranno coordinate dalla sala operativa della Protezione Civile, d’intesa con la sala operativa sociale. Ringrazio sin da ora i tanti volontari che opereranno nella nostra città, il loro fratino bianco sarà un segno di riconoscimento e rappresenterà anche il messaggio che Roma vuole lanciare, che è quello dell’accoglienza, in sintonia con l’invito che Papa Francesco ha rivolto a tutti“.
“Già dall’acronimo – ha dichiarato Agostino Miozzo, coordinatore dei servizi di accoglienza e assistenza – possiamo dire che oggi inizia un bellissimo progetto che guarda alla vera assistenza, quella che non fa spettacolo e che invece si occupa di disabili, dei pellegrini, dei fragili e che offre un’attenzione permanente e non limitata a un giorno all’anno, alla singola giornata del grande evento. Questi sono temi a cui occorre porre cura costante perché la disabilità, nei momenti di emergenza, può interessare il cento per cento delle persone. Ai 30 milioni di pellegrini previsti occorre aggiungere i turisti: il sistema assistenziale e sanitario sarà stressato da una vera e propria aggressione di presenze fisiche; questa iniziativa, attraverso strutture mobili e fisse, garantirà che nessuno venga lasciato solo. Per il progetto sono stati stanziati fondi per 830 mila euro. Saranno impegnati costantemente circa 1500 volontari, ma in occasione dei grandi eventi del Giubileo si arriverà a picchi di 6-7000 volontari“.
“La sfida di questo importante progetto – ha aggiunto il direttore del dipartimento di Protezione Civile Giuseppe Napolitano – era tenere insieme le diverse forme di volontariato, evitare che si
corresse in direzioni diverse e con obiettivi diversi. Sono grato a tutti quelli che in questo percorso hanno dato e daranno un contributo, in particolare i volontari e le loro famiglie. Saranno loro i grandi artefici dell’accoglienza“.
“Il percorso ha visto insieme tutto il terzo settore e le istituzioni. I volontari – ha detto la presidente CSV Lazio ETS Cristina De Luca – saranno le sentinelle che dovranno cogliere per primi le esigenze dei pellegrini. Abbiamo coinvolto molte organizzazioni di volontariato che metteranno a disposizione le loro sedi come punti incontro. Papa Francesco ha detto che dobbiamo sforzarci per far sì che i giovani comprendano l’importanza del bene comune. Siamo quindi contenti di coinvolgere attraverso questo progetto anche molti giovani. Le associazioni impegnate saranno circa 40. Si tratta di reatà che operano in diversi ambiti e, attraverso loro, vogliamo offrire un punto di riferimento ai pellegrini in ogni Municipio“.
“Sul sito – ha precisanto il rappresentante di Forum Terzo Settore Antonio D’Alessandro – ci saranno tutte informazioni essenziali e una mappa dell’accoglienza con punti in ogni Municipio. Il progetto è un esempio di amministrazione condivisa. È una iniziativa rivolta non solo ai pellegrini, ma anche ai romani, che avranno a disposizione luoghi accoglienti e volontari formati“.
“Iniziative come questa – ha commentato la presidente CSVnet Chiara Tommasini – coinvolgono il tessuto associativo della città, che si apre all’esterno. Tutto questo porterà ad una legacy per Roma, la cultura dell’accoglienza è un patrimonio che resterà alla città“.