Roma – Un’azione di contrasto dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti è stata condotta e portata a termine dagli agenti della Polizia di Stato del V Distretto Prenestino diretto da Roberto Arneodo. Indagine conclusa con l’arresto in flagranza di un cittadino italiano insospettabile, 49enne romano che, di giorno espletava l’attività di Guardia Particolare Giurata e di sera quella del pusher.
La capillare conoscenza del territorio e la costante presenza tra le strade del quartiere ha permesso agli investigatori di notare che nel quartiere Alessandrino, precisamente in una strada isolata che da accesso al parco pubblico di Tor Tre Teste, vi era un anomalo andirivieni di persone che, dopo essere entrate in un appartamento sito al piano terra di uno stabile, ne riuscivano dopo pochi minuti dileguandosi nel parco.
La successiva attività info – investigativa ha permesso di appurare che l’appartamento monitorato risultava abitato da una famiglia di incensurati, e che in particolare il capofamiglia svolgeva l’attività di Guardia Giurata.
In particolare, lunedì scorso, durante un servizio di appostamento effettuato nei pressi dell’abitazione, gli investigatori hanno notato un uomo che, dopo essere stato accolto all’interno della casa ne riusciva pochi minuti dopo incamminandosi frettolosamente all’interno del parco.
Pedinato e sottoposto a controllo, è stato trovato con un involucro contenente cocaina e per questo gli è stata contestata la violazione relativa all’uso dello stupefacente.
Controllo che ha consentito ai poliziotti di ottenere un riscontro alla tesi investigativa. Attuato un servizio specifico la mattina dopo sotto la sua abitazione, dopo aver notato il “sospettato” uscire di casa insieme ad un altro uomo, immediatamente lo hanno fermato per un controllo.
Sin da subito ha cercato di sviare i sospetti facendo riferimento anche al suo lavoro, non riuscendoci però per il suo stato di forte agitazione.
Il controllo è stato esteso dagli agenti anche all’interno della sua abitazione, dove sono stati rinvenuti, occultati nell’armadio della camera da letto, 11 involucri di cocaina oltre a un sacchetto contenente un c.d. “sasso”, ovvero cocaina pressata e ancora allo stato puro del peso di 68 grammi.
All’interno di un deposito per attrezzi sito nel giardino di pertinenza esclusiva dell’abitazione, gli investigatori hanno trovato un vero e proprio “laboratorio di stupefacente” dove, su un tavolo era presente materiale per la pesatura e il confezionamento della sostanza e una scheda bancomat intrisa di cocaina. La perizia chimica effettuata dal consulente designato dalla locale Procura della Repubblica, ha permesso di quantificare la cocaina sequestrata pari a circa 80 grammi, dai quali sarebbero state ricavate circa 500 dosi.
In via cautelativa i poliziotti hanno proceduto al ritiro di una pistola semiautomatica Glock e di un revolver Ruger, oltre a circa 190 cartucce, regolarmente detenute dal vigilante, al quale è stato anche ritirato il porto d’armi e la licenza per l’abilitazione all’esercizio di guardia particolare giurata.
Arrestato, il 49enne dopo la convalida, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa della definizione del procedimento penale.