ROMA – A piazzale Ostiense, a Roma, centinaia di persone si stanno velocemente allontanando dal sit-in pro-Palestina: l’aria è resa irrespirabile dal fumo, anche di gas lacrimogeni, e le persone coprono viso e bocca con sciarpe e mascherine. Tra i manifestanti corre voce di scontri e cariche verso Viale Ostiense, con l’uso anche di idranti. Da quella direzione arriva anche il fragore di esplosioni, probabilmente bombe carta.
Si sentono sirene. Non è chiara la dinamica dei fatti e i soggetti coinvolti: se si tratta di facinorosi dei movimenti aderenti all’iniziativa o di antagonisti della galassia anarchica. Centinaia di cittadini erano fino a poco prima pacificamente radunati nella piazza. Il corteo non aveva ricevuto il via libera della Questura. La polizia guida verso le uscite, ma tra i partecipanti si percepisce spaesamento e mancanza di informazioni.
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Hanno sparato gas lacrimogeni anche a noi, che eravamo dietro il punto degli scontri e non c’entravamo nulla e stavamo cercando di uscire dal perimetro presidiato dalle camionette della polizia. Hanno mirato agli occhi. Io soffro anche d’asma”. A parlare con la Dire è Daniele, nome di fantasia, gli occhi rossi e il fiato corto, uno dei manifestanti al sit-in non autorizzato per la Palestina a piazzale Ostiense.
“Non so come siano scattati gli scontri- dice- ma di colpo la polizia ha caricato un gruppo del corteo. Noi però eravamo molto indietro”. Verso viale di porta Ardeatina, intanto, confluiscono centinaia di manifestanti pacifici, molti dei quali col viso irritato e bagnato di lacrime. La polizia lascia uscire i cittadini, che di fatto stanno formando un nuovo corteo diretto verso San Giovanni. Un’ambulanza si fa strada tra la folla. I dimostranti cercano di facilitare il passaggio dei residenti. (www.dire.it) – Agenzia Dire