Roma – “Una ‘certificazione di equità di genere’ ai Comuni virtuosi all’esito del monitoraggio e della relazione biennale di ANCI Lazio: questo quanto previsto dal Protocollo con la Regione che mira – anche tramite la costante attività di informazione e formazione sugli obiettivi prevista nel testo – alla diffusione di buone pratiche, stimolando i Comuni dal punto di vista reputazionale, per garantire e rafforzare la presenza delle donne nelle istituzioni locali. L’iscrizione nell’elenco dei comuni virtuosi sarà considerata come criterio premiale negli avvisi e bandi della Regione. Uno strumento prezioso presentato questa mattina con tanti amministratori e amministratrici che saranno poi i veri motori dell’applicazione del documento. La politica italiana è ben lontana dall’essere un luogo i cui uomini e donne hanno lo stesso peso e le dinamiche del potere rimangono spesso tutte al maschile; come donna che ha l’onore di rappresentare le Istituzioni in questa determinata fase ho sentito il bisogno di mettere in campo degli strumenti che rendessero anche gli spazi della politica più accessibili e paritari, a partire dagli enti di prossimità – soprattutto i piccoli comuni – dove tantissime amministratrici brillanti incontrano quotidianamente ostacoli alla loro attività” dichiara Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Pari opportunità Consiglio regionale del Lazio e promotrice della l.r. 7/2021 (che, all’articolo 15 – Misure per garantire la parità di genere nelle giunte comunali – prevede la stipula del Protocollo con ANCI Lazio in materia) a margine della presentazione odierna a Palazzo Valentini alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il Presidente ANCI Lazio Riccardo Varone.
L’Italia ha avuto la prima Ministra – Tina Anselmi – nel 1976, quarantasei anni dopo, nel primo Governo guidato da una Presidente, le donne a capo di un ministero sono solo il 27% del totale e nel Parlamento si registra il primo calo in venti anni della rappresentanza femminile che si ferma al 31%. Su 20 Regioni solo una – l’Umbria di Donatella Tesei – ha una Presidente donna e le Sindache sono solo circa il 14% su tutto il territorio nazionale.
“Così nasce il Protocollo – continua Mattia – che si inquadra nel più ampio contesto della legge regionale 7 del 2021 in materia di parità retributiva, sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità e all’imprenditoria femminile, di cui sono stata promotrice e che al suo interno dedica un ampio spazio al tema dell’empowerment politico e dell’equa rappresentanza dei generi nei ruoli apicali. Tema che – ci tengo a specificare – non è una questione di quote, ma di giustizia e di sguardo sul mondo, sulle politiche e sulle decisioni che si prendono”
Nella l.r. 7/2021, oltre all’articolo 15 da cui nasce il Protocollo con ANCI Lazio, è prevista la verifica del rispetto della composizione delle commissioni di concorso, il monitoraggio degli incarichi conferiti sia al personale dirigenziale che a quello non dirigenziale e le relative indennità, la promozione di criteri di parità nell’affidamento e nell’esecuzione degli incarichi conferiti a professionisti esterni e – con una norma ad hoc – è stato previsto che nelle nomine e designazioni di competenza regionale nessuno dei due generi possa essere rappresentato in misura superiore ai due terzi. Il protocollo prevede il monitoraggio e la relazione di ANCI con cadenza biennale sulla composizione delle giunte comunali all’esito della quale i Comuni virtuosi saranno premiati con la “Certificazione di equità di genere” che ha durata quinquennale. Previsto che l’elenco dei Comuni sia pubblicato sul sito istituzionale della Regione Lazio