Roma – La Valle del Turano è una tappa ideale per il fine settimana è un luogo capace di accontentare in un colpo solo gli amanti del mistero tipico dei luoghi abbandonati, gli appassionati di borghi italiani e chi non resiste alla tentazione di una sana escursione nel verde. Il magico e suggestivo Antuni, un piccolo paese che dall’alto dell’omonimo monte osserva placido Lago del Turano ed i monti che lo circondano.
Si possono fare escursionni che impegnano con una ripida salita non appena passato lo stretto istmo che lega monte Antuni alla terra; arrivati in cima, lo spettacolo ci ripaga della fatica, ci troviamo di fronte i ruderi, l’edera che li avvolge e le ricostruzioni. Si passa sotto il ponte cinquecentesco, ed ecco l’arco d’ingresso dove scopriamo l’origine di Antuni e le sue vicende storiche, fino al tragico e non previsto bombardamento che lo distrusse.
Il Palazzo del Drago e i giardini che guardano il lago verso l’Abruzzo, da qui ci si accorgeche il Borgo di Antuni sorge su una penisola e da impressione che il lago si divida in due bacini.
Poi c’è all’Eremo di San Salvatore, quasi a livello del Lago, adesso la storia si intreccia con la natura: piante aromatiche, speroni rocciosi che sembrano scogli marini guidano alla grotta dell’eremita.
Le Cascate delle Vallocchie. Lasciadno l’auto lungo una stradina assolata si percorre un sentiero tranquillo al fresco, protetto da una rigogliosa vegetazione, con tratti panoramici che regalano spettacolari scorci sul borgo di Castel di Tora in lontananza. Si scopre dapprima un piccolo laghetto e poco più in alto, in una cornice meravigliosa un salto d’acqua di circa 30 metri che dà forma a piccole vasche di acqua limpida, un gioco del torrente che si diverte a lanciarsi dalle rocce per tuffarsi nei piccoli specchi d’acqua.