Editoriale. Secoli e secoli di storia si sono stratificati su questo Giorno, eccezionale, del Calendario Universale. Per noi è il giorno di S. Giovanni, della Voce che gridava nel Deserto, del Precursore. Il 21 giugno è la magica notte del Sogno di Mezza Estate di Shakespeare, è il Giorno sacro di Diana, in cui le Streghe si radunavano sotto il Grande Noce di Benevento. È il giorno, o meglio è la notte, delle Acque Miracolose, della Rugiada, dei fiori e delle erbe miracolose, dove sogno e realtà, umano è divino, si fondono, si mescolano a tal punto da costituire un’unica realtà, in cui la sensibilità prova una nuova, antica esperienza, quando si apre la Porta Solstiziale. Sono tempi di transizione, mai come ora il mondo attraversa una grande crisi in cui il passaggio, da una epoca all’altra, è difficile e doloroso. Pian piano osserviamo il venir meno del sostegno della “civiltà”. L’economia, ovvero la ragione che serviva a procurare denaro, è il grande malato dei nostri giorni. Tutti stanno al suo capezzale, tentando ogni possibile cura. Siamo pronti a tutto. si sa, nei momenti duri, se occorre tagliare un arto, per la vita del corpo, lo si deve fare senza pensarci troppo. Il problema è che ora non sapremmo nemmeno cosa tagliare, e come possiamo fermare l’evolversi negativo degli eventi che ci circondano. Possiamo però fermarci a riflettere sui misteri e sulla bellezza della natura e godere dell’arrivo della stagione bella.
La parola solstizio viene dal latino “Solis statio” ossia fermata, arresto del Sole. Solstizio identifica il giorno in cui il sole raggiunge la massima distanza dall’equatore. Questo fenomeno avviene due volte all’anno: il 21 giugno, inizio dell’estate, quando il sole determina il giorno più lungo, e il 21 dicembre, quando inizia l’inverno e la notte è la più lunga dell’anno rispetto alle ore di luce. Invece il primo giorno di primavera è detto anche equinozio , dal latino: equus nox , letteralmente uguale notte. l’equinozio è il momento in cui il sole, transitando sull’equatore, rende i giorni uguali alle notti in tutti i paesi della terra. Questo fenomeno avviene solo due giorni all’anno: il 21 marzo, primo giorno di primavera, e il 21 settembre, primo giorno d’autunno.Il Sole e il suo simbolo, il fuoco, sono al centro di tutte le religioni delle antiche civiltà e rappresentano le divinità positive, contrapposte a quelle tenebrose e malvagie. Astronomi e sacerdoti, quindi, all’alba della civiltà, si identificano. Altari e osservatori astronomici si confondono. Non dobbiamo stupirci quindi se in ogni tempo e luogo il giorno del Solstizio viene celebrato con feste, falò, rituali magici e religiosi. Io sono nato nella notte del solstizio, alle cinque del mattino.
A tutti una Magica Notte di Mezza Estate
Daniele Imperiale