Il 5 marzo su Rai 1 il film su Margherita Hack: la storia di un’astrofisica ma soprattutto di una donna libera
“Margherita delle stelle” racconta l’epopea straordinaria di una donna che ha saputo inseguire la sua stella superando le barriere della storia e delle convenzioni
Come è stato possibile che una bambina nata nel 1922 sia diventata una scienziata? È quello che ci si chiede pensando alla vita della grande Margherita Hack, l’astrofisica fiorentina che è riuscita a superare le convenzioni sociali per inseguire la sua stella e i suoi sogni di bambina e diventare una delle donne più geniali e straordinarie del nostro tempo.
“Margherita delle Stelle”, film tv coprodotto da Rai Fiction – Minerva Pictures per la regia di Giulio Base in onda su Rai 1 martedì 5 marzo in prima serata, è un ritratto intimo ed emozionante di una donna che è stata, oltre che una grande astrofisica, un vero modello di emancipazione, caparbietà e autenticità. Liberamente ispirata al libro “Nove vite come i gatti” di Margherita Hack e Federico Taddia, la sceneggiatura di Monica Zapelli. A vestire i panni della protagonista, Cristiana Capotondi, che interpreta il ruolo di Margherita, insieme a lei Cesare Bocci nei panni del padre Roberto, Sandra Ceccarelli e Flavio Parenti, che interpretano rispettivamente la madre e il marito della Hack, Maria Luisa Poggesi e Aldo De Rosa.
Il film racconta volutamente gli anni meno noti di Margherita Hack, partendo da infanzia e adolescenza. Grazie all’educazione anticonformista dei genitori, che le hanno trasmesso i valori della libertà, della parità, del contatto positivo con la natura, senza alcuna prevaricazione o dominio (i suoi genitori erano vegetariani e così anche lei lo è stata per tutta la vita) la piccola Margherita è cresciuta libera e capace di pensare con la propria testa e prendere le proprie decisioni. La libertà di scegliere l’ha portata negli anni a rompere gli schemi imposti dalla società, primo fra tutti quello dell’ideologia fascista.
Nel film tv vediamo una Margherita assolutamente inedita, che gira per le campagne fiorentine in bicicletta, con i capelli sciolti, i vestiti poco femminili ma comodi e una naturale predisposizione all’autonomia. Si trasforma poi in una liceale che, durante il ventennio fascista, decide di seguire il suo pensiero e difende la sua insegnante ebrea, rischiando di farsi espellere da tutti i licei del regno perché non crede sia giusto che sia stata cacciata per le sue origini.
È anche la ragazza che non bada affatto alle mode, al taglio dei capelli e di quello che pensano gli altri. Lei non è una ragazza come tutte le altre: Margherita ama arrampicarsi sugli alberi, stare distesa su un prato a guardare le stelle e preferisce lo sport e le corse in bicicletta alle serate mondane o all’esigenza di trovare un partner.
Al momento di scrivere la sua tesi di laurea punta alle stelle e iniziano così i suoi studi di astronomia che la accompagneranno per tutta la vita. Inizia a frequentare l’osservatorio di notte (l’unico momento in cui è possibile vedere le stelle), cosa che nessun’altra donna faceva all’epoca, e approfondisce le sue intuizioni che man mano diventano delle vere e proprie scoperte. Se non avesse avuto quella libertà di pensiero e di movimento, chissà se ce l’avrebbe mai fatta? Come ha osservato la sua interprete in conferenza stampa, l’attrice Cristiana Capotondi, “Margherita ha puntato la stella giusta, ha avuto un’intuizione e ha avuto poi la libertà e la determinazione di portarla avanti. Si è presa la responsabilità di avere delle idee”.
E anche Aldo ha avuto un ruolo fondamentale. Quel bambino che si arrampicava con Margherita sugli alberi tornerà a far parte della sua vita e sarà il suo compagno ideale: un uomo totalmente devoto alla propria moglie che saprà sostenerla in tutta la sua carriera e i suoi numerosi spostamenti di lavoro. Aldo De Rosa, interpretato da Flavio Parenti, sarà in perfetta sintonia con l’indole anticonvenzionale e geniale della scienziata. Come ha detto l’attore in conferenza stampa, “Aldo è stato uno dei motivi per cui Margherita Hack è stata Margherita Hack, perché ha avuto l’intelligenza e la facoltà di stare accanto a una compagna che stava inseguendo la sua stella”.
“Margherita delle stelle” è dunque uno splendido ritratto in primo in piano e anche un avvincente romanzo di formazione che racconta di una donna che non si è mai piegata a compromessi e che ha scelto per sé stessa, costruendosi una realtà che la rappresentasse davvero, senza filtri e senza ipocrisie.
“Abbiamo cercato – ha affermato il regista Giulio Base – di dare tutto il possibile affinché la meravigliosa epopea della professoressa Hack potesse emozionare nonché insegnare qualcosa al pubblico televisivo. Di sicuro da parte mia ho imparato ad amarla: proprio grazie a lei ho avuto una buona scusa per approfondire le prime basi dell’astrofisica e innamorarmi delle stelle, fra le quali senz’altro brilla oggi anche quella di Margherita”.