Carsoli. Nel pomeriggio alle 16.30 l’Associazione Lumen ha organizzato una visita guidata alla zona del Castello, cogliendo l’occasione di poter visitare le cantine e le case storiche aperte per l’occasione. Il gruppo coordinato dal Prof. Angelo Bernardini raggiunge l’Arco di Sbarrino dove si è accolti da Claudio De Leoni, discendente di una delle famiglie piu’ antiche e intrise di storia per la zona del Castello. Claudio è un profondo conoscitore della materia storica sia del borgo ma di un intera cronologia che parte fin dalle epoche che hanno preceduto la venuta di Cristo. Claudio De Leoni in un batter d’occhio riesce a catapultare il presente in epoca storica. Dall’arco, nella foto allegata, è possibile notare la conformazione della nostra zona, e Claudio spiega quanto questo sistema sia da ricondurre ad un vassoio circondato da piccoli colli. Tutto avrebbe avuto origine da un sistema vulcanico risalente a 800 mila anni fa. Una grande conca, è Carsoli e la Piana, che in origine sarebbe stato un ghiacciaio, per cui le caratteristiche geomorfologiche conferiscono ancora oggi caratteristiche di impermeabilità dei terreni. Il Carseolano, secondo quanto spiega Claudio De Leoni fu un apripista per le colonizzazioni romane che si portarono poi man mano nell’abruzzo interno. Nel 305 a.c. le prime colonizzazioni, e nel 17 d.c. si realizza la centuriazione suddivisa in rettangoli dei terreni. Ragion per cui ancora oggi i catasti possono riscontrare influenze tramandate nel tempo per i confini delle proprietà e degli appezzamenti. Il Castello di Carsoli venne fondato dai Berardi – spiega Claudio de Leoni – e nell’anno 1000 il Conte Rainaldo dei Marsi lo dono’ al Monastero di S. Maria in Cellis. Ma questo è solo un minimo sunto rispetto a quanto ha potuto spiegare de Leoni nella sua visita guidata. Una occasione importante, storica che porta dietro di se’ tutto il fascino del borgo Antico di Carsoli. Mistero, storia e cultura da rivalutare.