Il cam taglia il 50% del flusso idrico ad alcuni comuni della Regione Lazio causa bollette arretrate
Carsoli. Problemi burocratici e di pagamenti hanno causato una diminuzione del flusso idrico disposta dal Cam di Avezzano nei confronti di nove comuni della provincia di Roma. Questi i centri interessati: Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella salto e Camerata Nuova. Per ora si parla di una riduzione del flusso nella misura del 50% ma la chiusura parziale della fornitura di acqua diventerà totale se la Regione Lazio non provvederà a corrispondere alcune somme accumulate nei confronti della società che gestisce il servizio idrico integrato nella Marsica: il tempo limite è fissato in 30 giorni. Il provvedimento adottato rientra nel percorso indicato dai sindaci soci del Cam che hanno affidato alla governance dal Consorzio Acquedottistico Marsicano la missione del risanamento dei conti in sofferenza, senza fare sconti a nessuno. “Il Cam deve far fronte ai propri impegni nei confronti di fornitori e lavoratori e tutelare gli interessi dei Comuni soci”, afferma l’amministratore delegato, ingegner Giuseppe Venturini, “non può permettersi il lusso di fornire acqua alla Regione Lazio senza il corrispettivo economico, anche perché quel servizio ha un costo”. Per dare un segnale chiaro, quindi, l’Ad del Consorzio Acquedottistico Marsicano, che nei giorni scorsi ha comunicato ufficialmente la richiesta di pagamento del debito alla Regione Lazio con preannuncio di riduzione del flusso idrico -girata anche al Prefetto di L’Aquila e al Vice Prefetto di Rieti, ha fatto scattare il taglio della fornitura di acqua in sub-distribuzione verso i nove Comuni della Regione Lazio.