PESCARA – Il celebre Guerriero di Capestrano ha una “compagna”, ospitata nello stesso Museo Archeologico Nazionale di Chieti: la “Dama di Capestrano”.
Risalente anch’essa al VI secolo a.C., e rinvenuto nello stesso sito, questo frammento scultoreo è un raro ritratto femminile del popolo dei Vestini e secondo gli archeologi rappresenterebbe la compagna o la figlia del re Nevio Pompuledio, di cui la statua del Guerriero sarebbe il ritratto funebre.
Scolpita nella stessa tenera pietra calcarea e dipinta con lo stesso pigmento rossastro, il piccolo torso mostra chiari attributi femminili: dalle trecce ricadenti sulle spalle al sottilissimo corpetto sostenuto da bretelle.
Proprio di recente, il Guerriero è stato confermato tra i simboli della Regione, tanto da essere inserito nel nuovo gonfalone dell’Abruzzo: rappresentata a figura intera, in forma stilizzata, la sua effigie è distesa sui tre colori che rappresentano, nell’ordine, le cime innevate del Gran Sasso, della Maiella, del Sirente, del Velino e dei contrafforti appenninici, i boschi, le colline ed il Mar Adriatico.