Avezzano – Lo stato di degrado dell’area di San Pelino, frazione del Comune di Avezzano era stato denunciato anche nel giugno scorso. Furono alcuni residenti ad evidenziare lo stato”che dovrebbe essere il luogo che raccoglie i bambini della frazione, il parco giochi dell’oratorio”. E Marsicalive raccolse l’appello pubblicando questo articolo:
Parco giochi oratorio San Pelino in stato di abbandono: la denuncia di un residente
Ora il Magistrato, dopo la tragedia di ieri sera nella quale ha perso la vita una bimba di 12 anni, ha disposto il sequestro dell’area ed avviato una azione mirata alla individuazione di responsabilità nel merito. Al momento nessuno è iscritto nel registro degli indagati, ma non si esclude che cio’ possa avvenire anche con una ipotesi di accusa molto grave.
Come si può notare nella foto del giugno 2022, l’altalena in questione situata nell’area degradata, consisteva in due tronchi portanti piantati sul terreno e sul quale era stato posto un altro trave in legno come appoggio.
Da un primo esame del distacco ligneo avvenuto proprio in prossimità della base di terreno, si evidenzierebbe la particolare vetustà e consunzione dei due tronchi portanti, che hanno ceduto non sopportando piu’ nemmeno il lieve peso della bimba Alessia.
Tutto si è consumato in pochissimi secondi. Per una tragica fatalità il seggiolino attaccato peraltro ad una corda, è finito sotto il trave di collegamento, facendo si’ che la bambina venisse irrimediabilmente colpita. Un infermiere di passaggio ha fatto tutto il possibile, i soccorsi sono giunti sul posto in maniera ultraveloce, ma le speranze di salvare la piccola, le cui condizioni erano subito apparse molto critiche ai sanitari, sono state rese vane proprio poco dopo l’arrivo della bimbina presso l’Ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Resta dunque una grande amarezza, quella di aver perso un fiore di bimba, una tragedia che forse ancora una volta si poteva evitare. Il condizionale è d’obbligo ma la fatiscenza ed il degrado, ove presenti, devono comportare l’interclusione e l’accesso alle aree in questa situazione.
Per i residenti del posto che a giugno avevano lanciato l’allarme resta l’amarezza di una tragedia che si poteva evitare: “nonostante ci sia stata data voce da Marsicalive, il problema è rimasto inascoltato”.