Il dramma di chi la casa non ce l’ha, ed i clochard si ritrovano tutti insieme nel centro di Avezzano
Avezzano – Assembramento di clochard in centro ad Avezzano, i residenti chiedono più sicurezza anche per loro. Da settimana esponenti politici, influencer e media chiedono agli italiani quotidianamente di rimanere a casa e di non uscire per evitare il dilagare del coronavirus. Ma chi una casa non ce l’ha?
Sono tante in questi giorni le iniziative delle associazioni di volontariato che hanno pensato anche ai meno fortunati. Alcune città si stanno adeguando anche allestendo delle aree per permettere ai senza tetto di trascorrere la quarantena in un luogo protetto.
Anche ad Avezzano si è pensato alle persone meno fortunate tanto che la diocesi ha pensato di lasciare aperta la mensa Caritas rispettando per la distribuzione dei posti a sedere le norme stabilite dal DPCM e dalle Asl. Anche il Centro d’ascolto e l’Emporio solidale non sono stati chiusi per continuare a offrire un servizio.
Ma dopo un pasto caldo e una chiacchierata con una persona specializzata cosa si fa? I clochard si ritrovano in strada, si uniscono e si consolano a vicenda ma sono soli, ora più che mai. I residenti del centro di Avezzano hanno chiesto maggiore sicurezza per queste persone e maggiori controlli da parte delle istituzioni.