Il fascino dell’Aurora boreale
L'aurora polare si verifica quando particelle del Sole ad alta energia collidono con atomi neutri della nostra atmosfera: l'energia emessa da questo scontro produce lo spettacolo di luci.
ROMA – Un evento epocale che ha lasciato a bocca aperta tutta l’Italia e non solo. L‘Aurora polare rosa che questa notte abbiamo potuto ammirare a occhio nudo (e soprattutto fotografare) è un fenomeno spettacolare che affascina da sempre l’uomo per via dei suoi colori che illuminano i cieli notturni. “A seconda dell’emisfero nel quale si manifesta si parla di aurora ‘boreale’ o ‘australe’. Per gli antichi erano le ‘luci’ del Nord o del Sud, ma fu Galileo Galileo a usare la definizione di ‘Aurora borealis‘, unendo il nome della dea romana dell’alba, Aurora, a quello greco usato per il vento del nord, Borea”, spiega il Cnr.
Le Aurore polari, aggiungono gli scienziati, sono generalmente visibili a latitudini elevate, soprattutto nelle zone del Circolo Polare Artico, ma, “in presenza di forte attività solare la quantità di particelle che raggiunge la magnetosfera terrestre è tale che occasionalmente la ‘tempesta magnetica’ può raggiungere anche le medie latitudini e in situazioni di eccezionale attività del Sole”, come quello di questa notte, “l’Aurora può arrivare ai confini dell’Italia. Le aurore risultano più intense in concomitanza di tempeste magnetiche causate da una forte attività delle macchie solari“.
L’aurora polare, infatti, si verifica quando particelle del Sole ad alta energia collidono con atomi neutri della nostra atmosfera: l’energia emessa da questo scontro produce uno spettacolo di luci che ha affascinato l’uomo per secoli.
LA TEMPESTA GEOMAGNETICA CHE HA COLPITO L’ITALIA
Lo Space Weather Prediction Center dell’agenzia statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) già da ieri aveva diramato un’allerta per eruzioni solari multiple che avrebbero investito la Terra tra venerdì e sabato, provocando una tempesta geomagnetica potenzialmente ‘cannibale’ di classe G3 (‘forte’) o G4 (‘severa’). Cosa ci si può aspettare? Nel caso peggiore malfunzionamenti ai sistemi elettrici, interruzioni nelle comunicazioni radio, nel caso migliore solo aurore visibili anche a basse latitudini.
PERCHÈ L’AURORA BOREALE IN ITALIA È ROSA E NON VERDE?
“Tre sono i principali aspetti che influenzano il colore delle aurore- si legge sul sito del Cnr- i gas che compongono l’atmosfera, l’altezza alla quale si sviluppano e l’energia posseduta dalle particelle del vento solare. Il colore più comune è il verde, emesso dall’ossigeno colpito da elettroni incidenti ad alta energia (e quindi negli strati più bassi dell’atmosfera), mentre per elettroni incidenti a bassa energia l’ossigeno emette luce rossa. L’azoto generalmente emette luce blu. La fusione di questi colori può portare a presenza di viola, rosa, giallo e bianco nelle aurore.
Anche l’altezza è determinante: al di sotto dei 120 chilometri dal suolo, l’aurora assumerà un colore blu o viola; tra i 120 e i 180 chilometri avrà un colore verde scuro; al di sopra dei 180 chilometri si avrà un colore rosso intenso”. (www.dire.it)