PESCARA – Tutto pronto per la Grande Partenza della 106ª edizione del Giro d’Italia dall’Abruzzo. Sabato 6 maggio la carovana rosa partirà da Fossacesia Marina verso Ortona per la prima cronometro da 19,6 km lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, inaugurata lo scorso 27 aprile.
Panorami mozzafiato incorniciati da mare e colline, che regaleranno al mondo uno spaccato suggestivo del nostro Abruzzo già dal primo giorno, per poi proseguire nella seconda giornata, domenica 7 maggio, con la tappa Teramo – San Salvo: 202 km che ancora una volta percorreranno la nostra regione tra costa ed entroterra. Due i GPM di giornata, entrambi di 4ª categoria: Silvi Paese e Ripa Teatina.
La terza tappa vedrà ancora l’Abruzzo protagonista: si parte da Vasto, si scende in Puglia, per arrivare poi in Basilicata, a Melfi.
Ma non è finita qui: il Giro torna in Abruzzo con la 7ª tappa, Capua – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore): 218 km e il primo, vero arrivo in salita di questo Giro d’Italia. Dopo i primi 90 km inizia la salita verso Roccaraso, Gran Premio della Montagna di 2ª categoria. Lunga discesa fino al traguardo volante di Bussi sul Tirino e poi si torna a salire con l’ascesa finale divisa in due GPM: il primo è quello di Calascio, 13.5 km al 6% di pendenza media. Ai -26 km dall’arrivo inizia la strada verso Campo Imperatore e gli ultimi 4 km saranno particolarmente impegnativi, con un tratto al 13% e una pendenza media che non scende mai sotto l’8%.
Pescara, invece, oltre a veder passare la carovana rosa nella seconda giornata, dal 1° al 5 maggio è sede operativa e quartier generale di tappa per Rcs e il 4 maggio, alle ore 20, ospiterà in Piazza della Rinascita la presentazione ufficiale dei team.
Nella kermesse organizzata da Rcs, le 22 squadre iscritte alla competizione (dopo la registrazione nei locali della Fondazione PescarAbruzzo) sfileranno sul palco appositamente allestito nella storica “Piazza Salotto”, dove ci saranno ad accoglierli oltre 70 televisioni da tutto il mondo, fotografi e giornalisti nazionali e internazionali.
Il Giro d’Italia, quindi, si conferma una prestigiosa vetrina dei luoghi che percorre e la scelta della Giunta Marsilio di ospitare la Grande Partenza per la seconda volta nella sua storia, a 22 anni di distanza dall’unico precedente, sottolinea la volontà di far tornare l’Abruzzo a essere centrale, capace di accogliere grandi eventi e il Giro è sicuramente il più grande evento a livello mondiale che si possa ospitare.
“Il Giro d’Italia è un evento unico nel suo genere, perché capace di coniugare sport e promozione turistica, due eccellenti volani di sviluppo economico – sottolinea il presidente di Fi.R.A. Giacomo D’Ignazio -. In questo contesto, la Finanziaria regionale, che ha tra le sue mission proprio il marketing territoriale, affianca la Regione Abruzzo sia nell’organizzazione delle tappe abruzzesi del Giro, sia in tutte le iniziative che anticipano il Giro stesso, perché ricordiamo che le attività promozionali non si esauriscono nei giorni di tappa, ma anticipano la partenza di diversi mesi”.
“In questi mesi – spiega D’Ignazio – Fi.R.A. ha lavorato strenuamente con gli uffici regionali prima e con Rcs poi, per garantire che questa imponente macchina promozionale funzionasse alla perfezione, anche e soprattutto negli aspetti tecnici, che non sono secondari quando, per la crescita del territorio, si investono risorse pubbliche. In questo caso, l’evento è realizzato con fondi del PSC ABRUZZO 2000-2020. La nostra regione, quindi – conclude il Presidente di Fi.R.A. -, grazie al Giro d’Italia, entra in un circuito promozionale mondiale, perché la corsa rosa raggiunge ogni anno un numero crescente di spettatori: gli ultimi dati parlano di oltre 700 milioni di telespettatori, con 200 Paesi collegati nelle dirette tv, oltre al mondo social, che registra 210 milioni di pagine del Giro visualizzate. Numeri che neanche lontanamente potremmo mai raggiungere facendo delle campagne promozionali mirate. Senza contare il ritorno immediato: durante il Giro, in Abruzzo soggiorneranno mediamente 2000 persone, per un minimo di 7 notti. E siamo certi che questo sarà solo l’inizio, perché chiunque segua il ciclismo, da qualunque parte del mondo ci guardi, non potrà che innamorarsi del nostro meraviglioso Abruzzo e da qui la sfida successiva sarà essere pronti ad accogliere i nuovi flussi turistici che grazie al Giro andremo a intercettare”.