L’AQUILA – E con la vittoria di Thomas De Gendt a Napoli nella tappa di oggi, ecco che il giro d’italia approda finalmente in Abruzzo. E lo farà in grande stile, se così vogliamo dire. Da Isernia al Blockhaus, dal Molise sulla montagna Madre d’Abruzzo, ove si arriva dopo 191 km e lungo l’ultima ascesa, di cui 13 km durissimi. Una salita, che ha visto le lotte di un certo Eddy Merckx e Juan Manuel Fuente tra gli anni 60 e 70 e che Vittorio Adorni la ribattezzò “un percorso da capre”, giust appunto per l’asprezza del percorso. Nel 1984, lassù, ma salendo da Pretoro, trionfò Moreno Argentin davanti a Francesco Moser che prese la maglia rosa ( vinse poi quell’edizione del giro), Pellizzotti nel 2009 ed infine proprio su questa strada nel finale, la vittoria di tappa andò al colombiano Nairo Quintana. Saranno ben cinque i gran premi della montagna ed oltre 5000 m di dislivello che ne faranno un tappone durissimo.
Si partirà da Isernia e subito dopo si scollinerà sul Macerone 684 m, storico valico, seppur di terza categoria, dai tempi di Coppi e Bartali. A seguire in sequenza, Rionero Sannitico a 1050 m e Roccaraso 1236 m per la mitica “sferracavallo” che inizia da Castel di Sangro, lunga 9 km con pendenze interessanti. Da qui la gara, superato il bivio di Gamberale, inizierà a scendere per Palena e sui colli del chietino, fino a raggiungere il traguardo volante di Filetto. Poi, i corridori toccheranno Pretoro, per iniziare l’ascesa verso Passo Lanciano, GPM di prima categoria posto a 1306 m, lunghezza attorno ai 10 km. Si scende subito dopo, per la tortuosa discesa a Lettomanoppello e Scafa. Da qui dapprima in maniera moderata, si raggiungerà il centro di San Valentino in Abruzzo Citeriore a 450 m circa di altitudine, leggera discesa e tratti di falsopiano fino a Roccamorice prima di affrontare un autentico “mostro” sacro delle salite del giro d’italia, un misto di tornanti e brevi tratti rettilinei tra radure e boschi, fino all’arrivo posto ai 1665 m del traguardo.
I Big che mirano alla classifica generale dovranno uscire allo scoperto. Vedremo, ad iniziare dalla maglia rosa, Juan Pedro Lopez, un giovane che sta rivelandosi interessante in questa prima parte del giro. A seguire, Simon Yates, Joao Almeida, Pello Bilbao, Tom Doumolin e certamente il nostro Giulio Ciccone che di sicuro proverà a sferrare un attacco alla maglia rosa sulle montagne di casa. Insomma, lo spettacolo sarà assicurato in terra d’Abruzzo e propriamente sulla montagna Madre.
Thomas Di Fiore