Difficile non subire il fascino del Natale, quando si è bambini è la festa più dolce e ricca di poesia che si possa immaginare, quando si cresce e si diventa adulti resta un momento in cui è impossibile restare indifferenti di fronte all’atmosfera natalizia.
Nella memoria di ciascuno rimangono Natali di un tempo, che scandiscono il lento ma inesorabile scorrere degli anni. Purtroppo ci sono – oggi come ieri – Natali di guerra, Natali di miseria, Natali di povertà e c’è sempre un Erode di turno che insidia la venuta di un bambino che nasce. Oltre a tutto questo, va considerato inoltre che viviamo in un contesto dove il senso pagano del Natale rischia di travolgere il senso più vero e più autentico del Natale cristiano. Una festa religiosa che con il passaredel tempo diventa sempre più una festa di spese, sprechi, esagerati pranzi e cene accompagnano questi giorni di festa.. poi la Nascita di Gesù per molti è il contorno, non il reale motivo di festa e di raccoglimento.
Quest’anno la crisi porterà sicuramente ad avere meno possibilità di “spreco”.. sarebbe bello che in maniera direttamente proporzionale, anche più persone si avvicinassero alla preghiera nella Notte Santa!
Elita Proietti