Il Quartetto Cetra è stato uno dei gruppi musicali più celebri e amati della musica leggera italiana. Attivo dal 1941 al 1988, il gruppo ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica, grazie al suo stile innovativo, alla simpatia dei suoi componenti e alla capacità di mescolare generi diversi, dal jazz allo swing, passando per la canzone d’autore e il teatro musicale.
Le origini e la formazione
Il Quartetto Cetra nasce ufficialmente nel 1941 a Roma, con una formazione iniziale che includeva Enrico De Angelis, Giovanni “Tata” Giacobetti, Felice Chiusano e Virgilio Savona. Tuttavia, poco dopo la fondazione, Enrico De Angelis lasciò il gruppo e fu sostituito da Lucia Mannucci, moglie di Virgilio Savona. Con questa formazione definitiva, il quartetto raggiunse il massimo del successo.
Il successo negli anni ’40 e ’50
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Quartetto Cetra cominciò a esibirsi alla radio, che in quegli anni rappresentava il principale mezzo di diffusione musicale. Grazie alla collaborazione con la EIAR (poi divenuta RAI), il gruppo divenne presto noto al grande pubblico.
Uno dei momenti chiave della loro carriera fu il doppiaggio musicale di “Dumbo” nel 1949, in cui cantarono la versione italiana di alcune canzoni del film Disney. Questo evento sancì l’inizio di una lunga carriera nel mondo della musica e dello spettacolo.
Negli anni ’50, il quartetto consolidò il proprio successo grazie a una serie di canzoni di grande successo, tra cui “Nella vecchia fattoria”, adattamento italiano di “Old MacDonald Had a Farm”, “Un bacio a mezzanotte” e “Concertino”. Il loro stile fresco e ironico, unito a un uso sapiente dell’armonia vocale, li rese amatissimi dal pubblico.
Il legame con il teatro e la televisione
Uno degli elementi che rese il Quartetto Cetra unico fu la sua capacità di spaziare tra diversi ambiti dello spettacolo. Negli anni ‘50 e ‘60, il gruppo prese parte a numerosi spettacoli teatrali e televisivi, contribuendo alla nascita della televisione italiana.
Celebri sono le loro parodie musicali, che riprendevano in chiave ironica celebri opere letterarie e cinematografiche. Tra queste, spicca “Biblioteca di Studio Uno”, una serie di sceneggiati televisivi trasmessi negli anni ‘60, in cui il Quartetto Cetra reinterpretava classici della letteratura come “I Promessi Sposi” e “Odissea” in chiave comico-musicale.
Gli ultimi anni e l’eredità musicale
Negli anni ‘70 e ‘80, il Quartetto Cetra continuò a esibirsi con successo, pur riducendo la frequenza delle apparizioni pubbliche. Nel 1988, dopo oltre 40 anni di carriera, il gruppo si sciolse definitivamente.
Il Quartetto Cetra ha lasciato un’eredità musicale indelebile. Oltre ad aver influenzato numerosi artisti italiani, il gruppo è ancora oggi ricordato con affetto per la sua capacità di unire leggerezza e qualità musicale. Le loro canzoni, spesso caratterizzate da testi brillanti e arrangiamenti curati, sono ancora ascoltate e reinterpretate.
Il Quartetto Cetra è stato un esempio unico di talento, ironia e innovazione nella musica italiana. Il loro contributo alla cultura popolare resta fondamentale, e le loro canzoni continuano a essere un simbolo di un’epoca d’oro della musica e dello spettacolo in Italia. Ancora oggi, il loro ricordo vive nelle note di brani indimenticabili che fanno sorridere e cantare generazioni di italiani.