ROMA – La Direzione Strategica e il Collegio di Direzione del San Camillo oggi riuniti, come da prassi consolidata, per monitorare tutti i processi clinico assistenziali per il miglioramento continuo della qualità, ribadiscono che l’Azienda San Camillo è un ospedale che da sempre salva la vita alle persone.
La Rete Trauma, come attestato da AGENAS nel 2021, di cui il San Camillo è uno dei due hub di riferimento regionale, mette il Lazio al primo posto in Italia per indicatori nazionali di efficienza (Punteggio ISCO più elevato).
Il San Camillo svolge la funzione di centro di riferimento per il trattamento dei quadri clinici a maggiore complessità per tutte le patologie tempo dipendenti (ictus, infarto, trauma grave, neurotrauma) e, in generale per tutte le emergenze mediche e chirurgiche.
Il numero di pazienti molto gravi (codice rosso – priorità 1) è raddoppiato nel 2022 rispetto all’epoca pre-Covid: nel primo quadrimestre del 2019 tale numero è stato pari al 6.9% degli accessi ed è passato al 12% nello stesso periodo dell’anno in corso.
Il numero di accessi per traumi gravi è andato costantemente aumentando superando il numero di mille per anno con un raddoppio rispetto al 2015.
La media dei principali ospedali italiani hub Trauma si attesta sui 1.000 accessi, e il San Camillo nel 2021 ha raggiunto i 1.280 accessi. Il codice 4 con attesa maggiore a 60 minuti registra un miglioramento di 9 punti rispetto al 2019. Sono previsti interventi per migliorare ulteriormente la distribuzione degli spazi e l’umanizzazione delle cure.
Tanto si doveva per il rispetto dovuto ai professionisti e ai tanti cittadini che quotidianamente continuano a rivolgersi a noi, consapevoli di poter trovare un’importante struttura a cui affidare la propria salute.
Lo precisa in una nota la Direzione strategica del San Camillo.