Il sindaco Maglioni (Marano Equo) a Confinelive Caffè: “per la riapertura delle sorgenti serve l’intervento della Regione Lazio”

Redazione – Le sorgenti di Marano, un luogo incontaminato che da secoli è meta di visitatori che nel corso della storia hanno potuto apprezzare le peculiarità di questa squisita acqua.
Un punto di riferimento per la Valle dell’Aniene ma anche per tutto il comprensorio del Lazio e dell’Abruzzo.

Una tappa salutare, quella alle sorgenti che costituiva aggregazione sociale ed anche occasione per trascorrere qualche ora nella incontaminata oasi a ridosso del fiume Aniene. Da due anni però le acque sono state chiuse e Carlo Maglioni, sindaco da cinque anni ha spiegato a ConfineLive Caffè come stanno effettivamente le cose.

Tutto starebbe dunque nelle mani della regione Lazio alla quale è stato richiesto uno specifico tavolo di approfondimento. La chiusura dopo il mancato rinnovo della concessione regionale, dovuto alla presenza di una percentuale minima di inquinamento rispetto alla classificazione di “acque minerali”. Parametri rigidi che però hanno portato a chiudere tutto.

Ora il sindaco spiega che si devono trovare le fonti dell’inquinamento per poter intervenire e per questo necessitano sicuramente interventi importanti da concordare con la regione stessa. Ma oltre a questo il primo cittadino è un pò incalzato dal direttore sul futuro di Marano Equo che sarà interessato ad elezioni per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale già nel prossimo maggio 2020.
Maglioni su questo fronte lancia un messaggio su un quadro che è ancora in evoluzione e che potrebbe vederlo ancora protagonista, e poi chiude con un messaggio rivolto ai giovani: sono loro il futuro dei piccoli borghi”.

Ma tutto il videcontact può essere riascoltato sulla pagina Fb di Confinelive dove è stato trasmesso anche in diretta.