Il vescovo di Rieti in visita pastorale presso la Riserva Naturale del Monte Cervia e del Monte Navegna
Rieti. Sabato 14 maggio il Vescovo di Rieti mons. Domenico Pompili sarà in visita pastorale presso la Riserva Naturale del Monte Cervia e del Monte Navegna. E’ la prima volta un’area protetta è al centro dell’attenzione di un responsabile diocesano, denotando la sensibilità crescente della Chiesa nei confronti del creato. La visita è una conferma della modalità innovativa con cui l’attuale vescovo di Rieti espleta il proprio magistero, ma anche dell’impronta che l’enciclica papale “Laudato Sì”, sul tema della conservazione del creato, sta lasciando sull’attività pastorale della Chiesa del territorio in materia di sensibilità ambientale. La visita del vescovo all’area protetta sarà articolata su due momenti: il primo a Vallecupola dove il prelato sarà atteso dal Direttore e dal Commissario della Riserva Naturale e, tempo permettendo, sarà effettuato un affaccio sullo splendido altopiano sovrastato dal Monte Navegna; seguirà una visita alla chiesa parrocchiale dove, nel presbiterio, si conserva “l’immagine santa” un pregevole affresco di epoca medievale. Il Vescovo quindi si sposterà a Varco dove sarà accolto dal giovane sindaco Gabriele Maglioni, davanti alla faglia di scorrimento su cui nel 2015 il Comune ha allestito una parete di arrampicata sportiva. Il gruppo, guidato dal Direttore e dal Commissario, poi risalirà lungo il paese, passando per la chiesa parrocchiale e, dopo aver fatto visita alla Sede della Riserva s’intratterrà con i sindaci della Riserva, sulle tematiche della sostenibilità ambientale e dello sviluppo territoriale. “Siamo impressionati dal nuovo corso segnato dalla Chiesa su tematiche Lei sempre care, come quelle della conservazione del creato, -afferma con soddisfazione direttore Luigi Russo – ma la modalità dell’approccio e la novità del messaggio rischiano di far impallidire quanto è stato elaborato in tema ambientalista, almeno nel nostro paese, per questo non potevamo che essere attenti ai segnali che provengono dal versante ecclesiastico”.