Primo parto in acqua al San Salvatore. Bimbo nasce fra le braccia della mamma 22enne. Neonato in perfette condizioni. Emozione in sala parto anche per le ostetriche. Il bimbo pesa 3 kg e 700 grammi ed è in ottime condizioni. Una precisazione, quella sul sesso del primo nato nella vasca con acqua, che comunque non incide sul lieto e ‘storico’ evento in ospedale. Il bimbo è venuta alla luce alle ore 14.29 di oggi, domenica 30 novembre, al reparto Ostetricia e ginecologia, diretto dal professor Gaspare Carta. Il parto è andato alla perfezione e il neonato passerà alla storia dell’Ostetricia aquilana e abruzzese per essere stata la prima a venire al mondo in ‘immersione’. E’ stato partorito da una giovane donna di 22 anni della Macedonia e al parto ha assistito – in preda a una grande, enorme, emozione – anche il marito, della stessa nazionalità. La donna è rimasta in acqua, tra operazioni preliminari e momento della nascita, un’ora e 45 minuti: è entrata in sala parto alle 12.45 e ha partorito, come detto, alle 14.29. Al momento del parto, per lo staff di ostetricia, erano presenti, per la parte medica, il professor Leonardo Di Stefano e la dottoressa Sandra Moro mentre, per le ostetriche, c’erano: Gianna Mattei, Tiziana Di Menna, Anna Verardo e Beniamina Alleva. Il bimbo che come detto è in ottime condizioni, è stata affidata, secondo prassi per i controlli di routine, al reparto Neonatologia, diretto dalla dr.ssa Sandra Di Fabio. La prima nascita in liquido è stata così emozionante che, oltre ovviamente ai genitori, ha coinvolto anche il personale di Ostetricia, tanto che una delle ostetriche non è riuscita a trattenere le lacrime per la commozione. La giovane donna macedone, al secondo figlio, è la prima ad aver avuto il privilegio, per scelta personale poiché il parto in acqua richiede una richiesta della partoriente, di fare un’esperienza straordinaria. La splendida vasca per il parto in acqua, inaugurata il 22 ottobre scorso al S. Salvatore, è stata donata all’ospedale dall’associazione nazionale mogli medici italiani (Anmmi) nell’ambito degli atti di generosità post-sisma.
Il S. Salvatore è uno dei pochissimi ospedali in Abruzzo a dare la possibilità alle donne, se lo vogliono, di dare alle luce il proprio bimbo secondo queste modalità ‘naturali’. Si parla ovviamente di parti naturali e di donne con gravidanze non a rischio. Il reparto di Ostetricia di L’Aquila, a dispetto del forte calo di nascite in tutta Italia, è uno dei pochi presidi che si mantiene al di sopra delle mille nascite l’anno: nel 2013, sono nati 1.017 bimbi. Anche quest’anno, in base ai dati disponibili, lo ‘sbarco dei mille’ al S. Salvatore sarà sicuramente confermato.