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Impennata di accessi al Monastero Benedettino di Subiaco tra restauri d’arte e flussi turistici

SUBIACO – La narrativa di Subiaco è sempre caratterizzata, colorata di sfumature culturali, artistiche, paesaggistiche, naturali e sportive. Come oggi, proprio nella matrice, nel cuore della città precisamente nel Monastero di San Benedetto che troviamo l’exploit di via vai tra numerosi turisti che affluiscono all’interno del Sacro Speco e restauratori che riportano in auge gli affreschi della scuola Giottesca. Negli ultimi anni si è registrata un’impennata di accessi turistici che ha fatto guadagnare a Subiaco la bandiera arancione, un riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

Quello che si può respirare è un’aria di interazione, di ritorno alla storia soprattutto possibile grazie alla professionalità e competenza delle esperte guide che animano questi suggestivi luoghi. Moltissimi i devoti che arrivano per visitare e raccogliersi in preghiera nella grotta di San Benedetto dove il Santo ha vissuto per un lasso di tempo della sua vita situata nella parte inferiore, in prossimità della Scala Santa che sono le zone primordiali dove Benedetto accedeva per meditare. Non solo è la spiritualità che spinge le persone a venire a Subiaco ma anche diversi studiosi, ricercatori, artisti, o semplice curiosità o voglia di scoprire nuove realtà.

Un luogo invidiato e amato in tutto il mondo, presenti questa mattina anche una coppia della Repubblica Ceca, il che significa che Subiaco è davvero speciale. Da aprile sono iniziati i lavori di restauro diretti da Rossano Pizzinelli sotto la sovrintendenza del Ministero dei beni Culturali, a breve termineranno dopo un eccellente lavoro di restyling, necessario a rivitalizzare gli affreschi che con il tempo si sono logorati. L’italia è florida di bellezza ma Subiaco ha talento da vendere e non per lodarla ma è la concentrazione di diverse realtà riunite in pochi chilometri quadrati. Il Laghetto di San Benedetto è stato soprannominato dal Messaggero e altre testate giornalistiche “I Caraibi del Lazio” ma non solo è il Laghetto a meritare gli apprezzamenti ma moltissimi posti nascosti che rimangono da scoprire.