In arrivo nella Marsica 55 migranti provenienti da Lampedusa, tensioni e reazioni. Genovesi: “faremo le barricate”
Il candidato sindaco della Lega annuncia azioni eclatanti di protesta
Avezzano – Arriveranno nelle prossime in Abruzzo 55 migranti sbarcati nelle ultime ore in Italia. Di questi 25 sono stati assegnati dal ministero dell’Interno a una struttura che si trova a Paterno, frazione di Avezzano. Si tratta di profughi fuggiti dall’Africa e approdati a Lampedusa su un’imbarcazione di fortuna.
Dopo essere stati tratti in salvo sono stati trasferiti a Porto Empedocle e poi divisi nelle varie case di accoglienza del centro Italia. Di questi 55 arriveranno nelle prossime ore in Abruzzo. Secondo quanto disposto dalle autorità competenti andranno 25 ad Avezzano e 30 a Chieti. In città arriveranno domani.
Saranno immediatamente sottoposti a tampone e messi in isolamento come già avvenuto per i nord africani ospitati attualmente nelle strutture di Canistro e Civita d’Antino. La notizia ha sollevato delle polemiche in città. Tiziano Genovesi, candidato sindaco della Lega, si è detto pronto a fare le barricate se fossero arrivati nella Marsica, mentre Massimo Verrecchia, braccio destro del presidente Marco Marsilio e candidato alla carica di consigliere comunale ad Avezzano, ha puntato il dito contro il governo.
“L’unica attenzione che ha il Governo di sinistra nei confronti di Avezzano e della Marsica viene registrata solo quando deve inviarci migranti così come avverrà lunedì, dove arriveranno 25 migranti provenienti da Lampedusa e precisamente nella frazione di Paterno ad Avezzano”, ha precisato Verrecchia, “bene ha fatto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a ribadire la propria contrarietà e indignazione nei confronti del Governo. La Asl provvederà subito ad effettuare ulteriori tamponi così da evitare quello che già è accaduto qualche settimana fa a Civita d’Antino e Canistro, dove vennero registrati casi positivi mettendo a serio rischio il sacrificio fatto dai nostri concittadini in questi mesi. Nello stato di emergenza sanitaria che viviamo in questo periodo bisogna attuare il blocco navale”.