Il 5 febbraio 2021 si festeggia la Giornata dei Calzini Spaiati. Questa ricorrenza, che non vanta riconoscimenti ufficiali ma che viene seguita con grande interesse in tutt’Italia, è nata 11 anni fa per merito dei bambini della scuola primaria Terzo di Aquileia (in Friuli Venezia Giulia), insieme alla loro maestra Sabrina. La data cambia ogni anno, per fare in modo che si possa festeggiare sempre in un giorno scolastico.
A chi non è mai capitato di trovarsi con un calzino in meno dopo aver svuotato la lavatrice? O di sistemare i calzini nel cassetto «accoppiandoli» in maniera casuale? O, ancora, di uscire la mattina, di corsa con due calzini diversi, magari uno colorato e uno a strisce? A celebrare la bellezza di quello che, per molti è un semplice errore è la Giornata dedicata ai “calzini spaiati”, una metafora che vale molto di più di quanto immaginiamo.
I calzini spaiati sono un espediente leggero per parlare di temi ben più seri: amicizia, diversità, solitudine, inclusione, separazione e ricongiungimento, rispetto. Essere “calzini spaiati” è un modo di essere dalle mille sfaccettature: tutti noi siamo, in qualche misura, dei calzini spaiati.
Il messaggio, di grande attualità, è stato affidato ad una metafora chiara ed evocativa, capace di raggiungere anche i più piccoli. E così, da quella piccola classe di Terzo di Aquileia, l’iniziativa sta raggiungendo sempre più scuole in tutta Italia. La giornata dei calzini spaiati vuole coinvolgere adulti e bambini nello spirito dell’accoglienza e dell’amicizia, del rispetto degli altri, della solidarietà e della specialità di ognuno di noi.