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In ricordo di chi ci ha preceduto: “Inutili Fiori” di Ilaria Colangeli

Redazione – Ricorre oggi la commemorazione dei defunti,  pubblichiamo questa intensa e significativa poesia composta dal sentimento della scrittrice ILARIA COLANGELI. Il giusto modo per fermarci a pensare, per riflettere ed interpretare questa ode che sembra essere dedicata alla morte ma che è in realtà vuole essere una esaltazione della vita. Perchè in fondo conoscere la morte significa apprezzarne la vita.
L’autrice raappresenta con questo testo, l’inutilità di fronzoli futili puntando su una essenzialità di rapporti, e sulla necessità durante la vita di vivere appieno le persone, e non perdere nemmeno un attimo per coglierne aspetti positivi. Inutili fiori  è caratterizzata da una sorta di rimpianto, e testimonia tutta la complessità della vita nella facilità della morte.

INUTILI FIORI
(di Ilaria Colangeli)

Sento l’eco dei tuoi passi
in questi vialetti deserti
dove il tempo è fermo
e la polvere dei ricordi
copre ogni cosa.
Sento ancora
il suono della tua voce…
e questi inutili fiori
marciscono
sotto i miei occhi…
poveri
inutili fiori
inopportunamente recisi!
Potevano bastare
lacrime di rimpianto
raccolte
nella piccola ampolla di cristallo
che già conserva
il ricordo di una vita
lontanissima…
poteva bastare
una musica di sottofondo,
più che mille petali
caduti su questi gradini!
Potevano bastare
un addio,
oppure un abbraccio,
un bacio,
uno sguardo…
oppure qualcosa,
qualunque cosa.
Ma non il silenzio
di questi fiori muti
che muoiono.
Non ti porterò mai più fiori!
Ti porterò stelle lucenti
per ogni lacrima
che non ho pianto…
per ogni lacrima
che non mi hai asciugato,
per ogni lacrima
che non è
servita

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