Roma – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha inaugurato oggi, con il capo della Polizia Lamberto Giannini, i nuovi laboratori della Polizia scientifica realizzati dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, utilizzando le risorse economiche messe a disposizione dalla Commissione Europea nell’ambito del “Fondo Sicurezza Interna”.
Durante il suo intervento il titolare del Viminale, nel sottolineare il valore e l’importanza della ricerca scientifica per una azione di modernizzazione della funzione di polizia, ha dichiarato: «Ringrazio tutti gli operatori tecnici della Polizia di Stato per la passione e la professionalità con cui svolgono le loro delicate attività. Iniziative come quella di oggi danno l’idea dello sforzo profuso nella direzione del continuo miglioramento delle tecniche e degli strumenti di indagine».
In particolare, sono stati inaugurati il laboratorio di analisi dei residui dello sparo, con cui gli operatori potranno ricercare tracce di utilizzo di armi da fuoco su mani, indumenti e altre superfici, e il laboratorio di balistica forense, che permetterà di creare una moderna banca dati per la rapida consultazione delle informazioni relative alle indagini sui reati commessi con le stesse armi.
L’evento ha riguardato inoltre il laboratorio di stampa 3D, che è stato rinnovato e potenziato con l’acquisizione di nuovi dispositivi di stampa in grado di offrire prestazioni più elevate e utilizzare nuovi materiali, talmente dettagliati da rendere il risultato sempre più realistico e simile agli originali.
Di grande rilievo, infine, l’allestimento della sala Armi, uno nuovo spazio espositivo dedicato alla valorizzazione degli oltre 400 esemplari di armi da fuoco, anche di valore storico, custodite dalla Polizia scientifica.
I laboratori, dotati di tecniche all’avanguardia, rappresentano un notevole passo in avanti per la Polizia scientifica – sempre più protesa alla modernità e alle sfide future – il cui 120simo anniversario è stato celebrato oggi.