TAGLIACOZZO – Si è svolta ieri l’inaugurazione con escursione e convegno sul tema del “grande cammino dei Briganti.
500 chilometri sulle orme del generale Borjes per ripercorrere un pezzo di storia d’Italia. 28 giorni sulla via del brigantaggio attraverso 5 Regioni.
Si tratta di un percorso che collega a piedi le principali tappe storiche del brigantaggio meridionale attraverso cinque regioni italiane: Abruzzo, Lazio, Molise, Campania e Basilicata. Un’escursione da compiere in 28 giorni di cammino per un totale di 500 chilometri.
Ieri alle ore 8.45, partenza da Capistrello per un’escursione lungo il primo tratto del Grande Cammino che costeggia il fiume Liri. Nel pomeriggio, invece, a Tagliacozzo ci si è ritrovati alle ore 16.00 presso la Chiesa del Calvario, nella parte alta della città e si percorrerà a piedi il tracciato all’interno del centro storico.
Guida d’eccezione, il Sindaco Vincenzo Giovagnorio che ha accolto poi i camminatori nella Sala consiliare del Palazzo di Città dove, alle ore 17, si svolgerà il convegno “Sulle tracce dei briganti: Borjes, Chiavone e Zimmermann”.
L’incontro si è aperto con il saluto del primo cittadino la partecipazione di Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini e ideatore del progetto. Interverranno lo storico spagnolo Manuel Martorell e tre esperti di storia di brigantaggio: Michele Ferri, Erminio De Biase e Fernando Riccardi.
Il nuovo percorso prevede un itinerario più lungo e completo che partendo dai territori di Tagliacozzo e Sante Marie attraverserà le montagne di Cappadocia, comune fondato da un gruppo di 12 Briganti, Castellafiume e Capistrello da dove imboccherà la valle Roveto verso il basso Lazio e la Campania.
Coloro che vorranno intraprendere il Grande Cammino potranno ritirare e timbrare il “salvacondotto” negli uffici dell’info point della Città di Tagliacozzo e fare la fotografia di rito nei pressi del luogo dove venne fucilato il generale Borjes.
Questa importante figura di ufficiale militare dell’esercito Catalano venne interpellato dagli ultimi sovrani del Regno delle Due Sicilie, Francesco e Maria Sofia, per cercare di riorganizzare le truppe del disciolto esercito borbonico e riconquistare le terre meridionali ai Savoia.
Al termine della sua operazione, evidentemente fallita, Joseph Borjes fu catturato dai piemontesi al confine con lo Stato Pontificio e l’8 dicembre 1861 fu condotto a Tagliacozzo, dove senza processo venne fucilato insieme ad altri suoi ufficiali.
Il Grande Cammino si può percorrere in 28 giorni oppure in 35, se si aggiunge il percorso tradizionale e si può intraprendere in entrambi i sensi, da Nord a Sud o viceversa, anche se in questa fase iniziale, sarà segnato meglio dirigendosi partendo da Nord.
“Siamo fieri di inaugurare nella nostra città il nuovo percorso del Grande Cammino dei Briganti”, afferma il primo cittadino di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, “Il tragitto permetterà agli utenti di immergersi nella bellissima atmosfera storica, naturale e culturale del nostro territorio. Un onore entrare a far parte di questa struttura organizzativa del Cammino dei Briganti che opera da anni incrementando il turismo escursionistico della zona”.
“I territori attraversati furono vissuti da tante bande di briganti. Un censimento ci dice che nel 1861 agivano 39 bande in Abruzzo, 42 al confine con lo Stato Pontificio, 15 nel Molise, 47 nell’entroterra irpino e lucano. I briganti furono migliaia, come migliaia purtroppo furono i morti di questa guerra civile, così dimenticata dalla storia. Durante il percorso, ogni giorno si raggiungono luoghi importanti per la storia del brigantaggio ed è per questo che ogni tappa porta il nome di un brigante diverso per conoscerli e capire chi erano” spiega Luca Gianotti, coordinatore della Compagnia dei Cammini”.
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