ROMA – Il CdQ C.A. Colle degli Abeti in seguito ad un vasto incendio avvenuto in data 22/7/2021 che ha visto distruggere diverse abetaie che hanno da sempre caratterizzato il quartiere da cui fra l’altro ne deriva il nome stesso, ha chiesto già alla passata giunta e rinnovato anche a quella nuova, mediante più di una lettera inviata al sindaco Roberto Gualtieri e ancor più all’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi, di inserire Colle degli Abeti nel progetto riforestazione urbana al fine di riequilibrare il territorio con alberi giovani che avrebbero dovuto sostituire quelli andati in fumo nell’incendio su citato. Chiedevamo inoltre che si avviasse anche la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde verticale ed orizzontale al fine di non ripetere gli errori del passato ovvero di lasciare i condomini avvolti e soffocati dalla vegetazione alta e secca che si é rivelata e lo si rivela tutt’ora una costante minaccia degli abitanti di Colle degli Abeti.
Dopo mesi, se non anni di istanze, denunce esposti siamo stati informati che il nostro quartiere non è rientrato fra quelli che gioveranno della riforestazione urbana, nonostante altri quartieri in alcuni casi non abbiamo minimamente i requisiti pari ai nostri. Il nostro territorio ha bisogno di una riforestazione principalmente per due motivi. Il primo perché un incendio ha devastato tutto bruciando centinaia di alberi rendendoli in gran parte tutt’ora pericolanti.
Il secondo è perché nonostante si possa pensare che stando in estrema periferia la qualità dell’aria sia superiore rispetto ad altre parti più centrali di Roma, purtroppo non é così ed è dimostrato dalle continue rilevazioni le quali indicano un territorio con una qualità dell’aria spesso di qualità inferiore e con un incidenza di malattie tumorali preoccupante perché di gran lunga superiore alla media. Purtroppo la qualità dell’aria é anche pregiudicata dal vicino impianto TMB Rocca Cencia che con i suoi miasmi malsani ce lo ricorda praticamente tutti i giorni in particolar modo in questo periodo. Dopo tutto questo arriva anche la beffa, non solo non veniamo riconosciuti fra i territori idonei alla riforestazione, non solo siamo giunti alle porte di una nuova estate che si preannuncia una delle più calde degli ultimi decenni ma constatiamo anche che non è stata ancora fatta una manutenzione preventiva antincendio del verde verticale ed orizzontale e abbiamo anche dovuto prender atto dai rumori delle motoseghe che ieri hanno abbattuto degli alberi con almeno mezzo secolo di vita in favore del “Dio Marciapiede” nel cantiere ASTRAL di Via delle Cerquete. Alla luce di questi ultimi fatti, ci sentiamo a dir poco presi in giro e li aspettiamo con impazienza al prossimo taglio del nastro o alla prossima campagna elettorale . Non dimenticheremo sicuramente e sarà nostra cura affinché non lo dimentichi nessuno.