Tivoli – Un incendio due giorni fa, presumibilmente di origini dolose, ha bruciato parte dei rifiuti che si trovano nell’area di un ex polverificio, a Tivoli Terme, con conseguenti esalazioni e fumi che hanno invaso l’aria in un raggio assai ampio, tanto da far chiudere al transito dei veicoli l’autostrada che si trova poco distante. Con queste parole il Comitato per l’Aniene esprime tutta intera la sua preoccupazione per un fatto che ha causato anche una temporanea chiusura della circolazione autostradale sulla A1.
“Una situazione pericolosa – spiega il comitato – per i cittadini che vivono nell’areale o che lo frequentano per vari motivi, non per ultimo la fruizione delle terme delle Acque Albule. Ma anche altamente dannoso per l’ambiente, già pesantemente compromesso dall’enorme discarica che insiste nell’area dell’ex polverificio, di cui da più parti è stata denunciata l’esistenza e della quale abbiamo chiesto la bonifica. Bonifica che non è mai stata effettuata dal Comune di Tivoli.
Ma onde proseguire nell’intento dissennato di devastare la zona seppellendola con una colata di cemento ed asfalto spacciati dai loro fautori per “bonifica” o “risanamento”, si preferisce lasciare innescata questa bomba ecologica e anzi restare a guardare quando viene accesa la sua miccia appiccando degli incendi come è avvenuto due giorni fa, così da mortificare il valore naturalistico ed ecologico dell’area e poter dare il via ai progetti cosiddetti di “sviluppo”.
Il Comitato per l’Aniene chiede invece che l’area contemplata attualmente dal Sito di interesse Comunitario non venga toccata, e che quella individuata dal sindaco Proietti come meritevole di tutela, venga aggiunta ad essa, così da migliorare il livello di protezione ambientale dell’area di Stacchini. E che naturalmente si proceda immediatamente alla bonifica della discarica, attualmente una vera vergogna per la città di Tivoli”.