Roma – “Ringrazio il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri – scrive in un post il Presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti – per la grande disponibilità e sensibilità dimostrata nell’aver firmato l’ordinanza per avviare la bonifica dell’area di Ponte Mammolo, si scrive una nuova pagina per il territorio del IV Municipio considerato negli anni la ‘Terra dei fuochi romana’. Il territorio sta assumendo una nuova fisionomia, le sponde del fiume Aniene invisibili fino a un anno e dieci mesi fa, erano considerate le discariche di Roma, ora si vedono. Abbiamo avviato un nuovo corso con le bonifiche delle aree spondali in prossimità della metro di Ponte Mammolo, dove finalmente ai privati viene imposto di rispettare la legge e bonificare le aree di competenza. Questo è un vero e proprio cambio di passo in termini ecologici.»
In questo caso, non siamo affatto d’accordo con quanto dichiarato dal nostro Presidente di Municipio. Ci sono tante cose poco chiare in questo ennesimo rogo a danno dei quartieri del tiburtino. Per un “vero cambio di passo in termini ecologici” occorre prevenire quello che può accadere. Se si lascia crescere una discarica senza intervenire, nonostante le ripetute segnalazioni dei residenti, il risultato finale sarà sempre un rogo appiccato da mani incoscienti. Pochi giornali hanno riportato che la discarica è il risultato nel tempo dei numerosi insediamenti abusivi lungo le sponde dell’Aniene.
Non ci ha convinto neppure come l’ARPA sia prontamente intervenuta a rassicurare i residenti: “L’Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio, ARPA Lazio è intervenuta prontamente per un sopralluogo e, dopo valutazione tecnica della situazione ambientale, condivisa tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, è stato ritenuto non necessario installare un campionatore per il monitoraggio della qualità dell’aria.”
Nell’ordinanza del Sindaco di Roma del 25 agosto, riguardante il rogo di Ponte Mammolo, ci sono due punti che ci raccontano una storia diversa ossia come sia stato sottovalutato il rogo per la presenza di amianto e materie plastiche, elementi estremamente nocivi per l’apparato respiratorio delle persone:
• Con nota del 10 agosto 2023 il Presidente del IV Municipio chiedeva al Prefetto, al Sindaco, alla Questura e alla Polizia Locale un intervento urgentissimo nell’area dell’incendio per la presenza di rifiuti pericolosi, mobilio dismesso, materiale in plastica, autoveicoli, motoveicoli ed altro materiale di risulta con grave rischio per la salute pubblica.
• Con fonogramma del 17 agosto 2023 il comando provinciale dei Vigili del fuoco ha comunicato che alcuni campioni di materiale repertoriato durante l’intervento, nel sito interessato dall’incendio, risultano contenenti fibre di amianto. Ciò stante, si ritiene necessario che chi di competenza provveda ad effettuare una opportuna ed indispensabile verifica dell’area interessata, al fine di poter valutare possibili presenze o dispersione nell’atmosfera e nel terreno di fibre di amianto. Quanto sopra per la salvaguardia dell’incolumità e della salute pubblica e privata.
Due rischi quantomeno sottovalutati dall’ARPA che non ha monitorato le condizioni dell’aria nei quartieri colpiti dal rogo tossico.
Per finire, nella stessa relazione è stata evidenziata la proprietà del terreno, risalente alla NIK Immobiliare s.r.l., che ora si dovrà fare carico della bonifica e della recinsione dell’area. Nessuno si preoccupato di quantizzare i danni verso i cittadini dovuti ad incuria, scarsa sorveglianza e superficialità delle azioni.”
Lo rende noto il comitato di quartiere Colli Aniene.