SUBIACO – In questi giorni di festa si sono susseguite nella città di Subiaco numerose manifestazioni ludiche volte a rinnovare quello spirito di allegria che l’estate in sè porta ma anche a chiudere questa stagione come una porta che si affaccia verso l’oltre del gelido inverno.
A non mancare è stata la secolare tradizione della celebre “Inchinata”, che ha visto numerosi fedeli, cittadini riempire le piazze e le strade per rinforzare quella tradizione che lega un popolo ad un credo.
Come da tradizione le processioni sono due: una con l’immagine del Salvatore che parte dalla Cattedrale sublacense di Sant’Andrea; l’altra, con l’immagine della Madonna che parte dalla Chiesa di Santa Maria della Valle.
Le due immagini sono condotte in processione lungo due itinerari diversi, per le vie del centro cittadino, su delle macchine processionali trasportate a spalla da dodici uomini devoti.
All’incontro delle due processioni, in piazza Santa Maria della Valle, le due immagini sacre vengono poste una di fronte l’altra e si realizza l’inchino per tre volte. Fanno da sottofondo sonoro il grido “misericordia” del pubblico, lo scampanio delle campane e lo scoppio di petardi dalla Rocca dei Borgia.
Secondo la narrazione l’Inchinata ha origini molto antiche e si ipotizza che possa essere stata celebrata fin dal tempo dei Romani.