The news is by your side.

Inclusione sportiva a Torre Angela, l’operatrice sociale: “serve competenza, non allontamenti dai progetti”

Roma – Uno spiacevolissimo fatto si è verificato a Roma nel quartiere Torre Angela,  rispetto all’erogazione dei voucher sportivi predisposti dal  comune di Roma.

Lo riferisce una operatrice sociale che  segue un bambino con disturbo dello spettro autistico di 8 anni e che per l’appunto sta usufruendo dell’erogazione dei voucher sportivi in una palestra del VI municipio a Torre Angela, la quale  si è dichiarata disponibile ad intraprendere un percorso di psicomotricità.

“Nella giornata di ieri – spiega l’operatrice A.C.C.  in una nota –  l’ipotetico psicomotricista che in realtà è un semplice maestro di danza, mi comunica che in modo alterato e maleducato senza un minimo di empatia e approccio pedagogico adeguato al caso che il bambino non potrà più frequentare perché secondo lui è “ingestibile “. Quindi propone di restare in aula per gestire il bambino, cosa che ho accolto fin dai primi incontri , alternando momenti di presenza e di distanza per favorire l’autonomia , certa che lo specialista ovvero psicomotricista avesse le competenza per poter comprendere comportamenti tipici del disturbo autistico, i quali nel caso in fattispecie non sono  mai stati aggressivi o dirompenti, con solo richiesta da parte del bimbo di vicinanza fisica .

Credo che le risorse pubbliche debbano essere spese dopo un’accurata analisi delle strutture e degli specialisti che si propongono per i progetti . Nonostante il bambino sia stato letteralmente “cacciato” continuerò ad andare nella palestra a meno che la struttura non si assuma la responsabilità di comunicarlo agli enti preposti. Episodi del genere di non inclusione non possono essere ignorati “