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Innocenzo XIII, “il papa delle pagnotte”: a Poli presentazione del libro di Sergio e Beatrice Giubilei

Il volume dal titolo “Innocenzo XIII Papa di Poli, la profezia di Lotario II” è il primo e più completo studio analitico sulla figura di Michelangelo Conti

Poli – “Innocenzo XIII Papa di Poli, la profezia di Lotario II” è un libro di Sergio e Beatrice Giubilei, rispettivamente padre (sociologo) e figlia (avvocato), pubblicato da SUSIL edizioni. Lo studio critico, frutto del lavoro di molti anni, sarà presentato sabato 19 novembre a Poli nel Salone degli affreschi, al piano nobile di Palazzo Conti, proprio a ridosso della stanza dove il 13 maggio del 1655 nacque Michelangelo Conti.
Redatto in occasione del trecentesimo anno dalla elezione a Papa, attraverso il racconto delle vicende del futuro Papa, emerge il profilo di un pontefice riproposto nella sua esperienza cristiana esemplare, ma nel suo magistero si ritrovano le chiavi di lettura e di interpretazione dell’accelerato cammino della Chiesa di quel tempo, che riguardano da vicino anche il nostro.
La persona e il pontificato di Innocenzo XIII costituiscono ancora oggi un punto di riferimento cruciale e un momento di sviluppo per il cristianesimo contemporaneo e soprattutto del cattolicesimo romano. Da una consultazione approfondita delle fonti, gli autori identificano almeno “tre direttrici”, di analisi e di ricerca, che restano costanti durante tutta la vita di Michelangelo Conti.
Primo. La sua particolare attenzione agli eventi, alla grande come alla piccola storia. Il pontificato di Innocenzo XIII è basato sull’umiltà e sul contatto con la gente comune, di particolare attenzione ai problemi sociali delle classi meno abbienti. Sgravò i polesi da tasse e gabelle varie, “ma la sua misericordia non si fermò solo a Poli” (che visitò in più circostanze) e, “preoccupato per l’altalena dei fitti delle pigioni, stabilizzò gli affitti”, applicò cioè una sorta di “equo canone”. Per “il Santo uomo sensibile alle difficoltà in cui versavano le famiglie, le donne e i bambini (orfani)” fu coniato il termine di “Pontefice delle pagnotte”. Un secondo polo è costituito dalle vicende della Chiesa, sfondo prossimo di tutta la sua esistenza, non a caso prestò sempre molta cura nelle relazioni diplomatiche con gli stati cattolici europei, in difesa della cristianità del continente. Terzo elemento, da uomo dotto e di elevata cultura, lungimirante, raffinato conoscitore del diritto canonico, riconosce pari dignità tra uomo e donna nell’espletamento della funzione giudicante, fu ideatore del nuovo Codice penale europeo introducendo il giudizio inquisitorio, anche qui anticipando i tempi. In altre parole, nel giudizio inquisitorio, il giudice istruttore provvede alla raccolta delle prove. Se, in esito a tale fase istruttoria, ritiene che si possa escludere la colpevolezza dell’imputato, il giudice istruttore lo proscioglie, altrimenti dispone il suo rinvio a giudizio.