dai dispositivi mobili, che elevano i livelli di interattività con gli utenti e favoriscono la
compartecipazione di tutti gli attori nelle pratiche di creazione e distribuzione del servizio
pubblico, consentono all’Istituto di avvalersi del sistema di identità digitale SPID come
infrastruttura strategica per il Paese e come impulso decisivo alla modernizzazione dei servizi
in chiave di inclusione e partecipazione digitale.
pubblico e con i soggetti privati aderenti, costituendo di fatto un sistema aperto agli sviluppi
europei. Infatti, in base al Regolamento (UE) n. 910/2014 (c.d. Regolamento eIDAS) l’identità
digitale SPID (con credenziali di livello 2 o 3) può essere usata per l’accesso ai servizi in rete
delle pubbliche Amministrazioni dell’Unione europea.
cogliere nuove opportunità per abilitare servizi inediti che richiedano una maggiore affidabilità
nella fase di riconoscimento dell’utente (firme digitali, pagamenti, ecc.).