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Investe l’ex moglie e il nuovo compagno, attivato il codice rosso: fine di un incubo durato anni

Avezzano. Investe con l’auto l’ex moglie e il nuovo compagno, scatta il codice rosso dopo anni di violenze e finisce l’incubo di una 46enne marsicana.

 

È stata eseguita dai Carabinieri un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, con la quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, a carico di un 35enne, accusato di maltrattamenti contro familiari o conviventi, lesioni personali ed atti persecutori.

 

La vicenda, che andava avanti da anni, è venuta a galla a metà marzo, quando una donna di 46 anni si è rivolta con fiducia alla Stazione Carabinieri del paese dove risiede, denunciando le vessazioni e le violenze subite. Nell’atto di denuncia, la donna ha raccontato ai Carabinieri diversi episodi di cui è rimasta vittima, sempre correlati a scenate di gelosia, che si sarebbero verificati già prima di sposarsi. Con la fine del matrimonio, la condotta del marito sarebbe degenerata in un vero e proprio atteggiamento persecutorio, correlato da appostamenti, pedinamenti e telefonate ossessive.

L’episodio più grave, quello che probabilmente ha fornito alla 46enne il coraggio di denunciare, si è verificato l’11 marzo, quando l’ex marito, al culmine di una violenta lite in strada in cui aveva aggredito la donna ed il suo nuovo compagno, è salito sulla propria auto e si è messo in movimento, colpendoli entrambi alle gambe e facendoli rovinare a terra. In quel frangente, la donna ed il compagno erano stati costretti a recarsi al pronto soccorso per le cure del caso, mentre il 35enne si era dato alla fuga prima dell’arrivo della pattuglia dei Carabinieri.

La denuncia della donna ha fatto scattare il codice rosso, ossia quella procedura d’urgenza che concede una corsia preferenziale alle indagini per i reati di violenza di genere e domestica, condotte dai Carabinieri della Stazione di Avezzano, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo marsicano.

Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.