Roma – L’Istat comunica gli ultimi dati sull’inflazione e che nel mese di dicembre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenti dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente).
In media, nel 2022 i prezzi al consumo crescono dell’8,1% (+1,9% nel 2021), segnando l’aumento più ampio dal 1985 (quando fu +9,2%), principalmente a causa dall’andamento dei prezzi degli energetici.
L’accelerazione dell’inflazione si riscontra in tutte le le regioni, tra le quali vede in testa la Sicilia (+9,7%) e in coda la Valle d’Aosta (+6,9%).
Tutte le ripartizioni geografiche registrano un’inflazione sostenuta e in accelerazione rispetto a quella del 2021: le Isole (da +2,2% nel 2021 a +9,7%), il Nord-Est (da +2,0% a +8,6%), il Sud (da +2,1% a +8,2%), il Centro e il Nord-Ovest (da 1,7% per entrambe rispettivamente a +7,9% e a +7,8%, al di sotto, quindi, del dato nazionale).
Sono undici le regioni (Sicilia, Trentino Alto Adige, Sardegna, Liguria, Abruzzo, Puglia, Umbria, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana) nelle quali l’inflazione del 2022 risulta più ampia di quella nazionale; in Calabria è pari al dato nazionale, mentre si attesta al di sotto la crescita dei prezzi al consumo nelle restanti otto regioni (Campania, Lombardia, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Basilicata, Valle d’Aosta).