Oricola. Coca-Cola HBC Italia, principale imbottigliatore e distributore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Italia, ha pubblicato oggi il suo 16esimo Rapporto di Sostenibilità, dal titolo Siamo di casa. Un documento che certifica i risultati dell’azienda in tutte le aree del business, dal rapporto con le comunità locali all’ambiente, dalla presenza sul mercato al benessere delle circa 2.000 persone che lavorano tra gli uffici, la forza vendita e i cinque stabilimenti, tra cui quello di Oricola, un polo d’eccellenza industriale nel territorio che negli ultimi anni ha visto investimenti per circa 40 milioni di euro.
Particolarmente centrale l’attenzione alle sfide ambientali, dove gli investimenti dell’azienda vanno nell’ottica di un continuo miglioramento sia nelle diverse fasi del processo produttivo, sia nell’eco-design, ovvero la progettazione di imballaggi con un impiego sempre più efficiente dei materiali di cui sono composti: proprio grazie a questo impegno, bottiglie e lattine, già da sempre al 100% riciclabili, hanno visto ridursi le quantità di plastica, vetro ed alluminio necessarie per produrle rispettivamente del 20%, 25% e 15%.
Anche per quanto riguarda i processi industriali, l’azienda pone la sostenibilità al centro, sia che si tratti della fase di produzione delle bevande, in cui viene utilizzata energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili, sia che si tratti della logistica, dove il miglioramento dei flussi ha permesso un risparmio di oltre 1.400 tonnellate di CO2 solo nel corso dell’ultimo anno, o della presenza sul mercato dove l’introduzione di frigovetrine eco-friendly ad alta efficienza energetica hanno permesso di risparmiare oltre 3.700 tonnellate di CO2 nel 2019.
“Il nostro Rapporto di Sostenibilità sottolinea il legame di responsabilità e di condivisione con le comunità locali in cui operiamo, come ad esempio la regione Abruzzo” ha dichiarato Sebastiano Siracusa, Direttore dello Stabilimento di Oricola di Coca-Cola HBC Italia “Proprio il rapporto costruito con il territorio ci spinge a continuare ad investire nella sostenibilità e per questo auspichiamo che il Parlamento e il Governo decidano di rimuovere il limite massimo all’uso di plastica riciclata al 50%, presente solo in Italia, così da permetterci di essere ancora più sostenibili e portare a reale compimento il concetto di Economia Circolare”.
Il decreto del 20 settembre 2013, n.134, infatti, impedisce alle imprese del settore di utilizzare plastica riciclata per più del 50%, un limite privo di logica che impedisce quanto avviene già negli altri Paesi Europei dove la plastica utilizzata nelle bottiglie non è solo riciclabile ma anche riciclata, un freno reale ad investimenti in sostenibilità e un limite ai principi di Economia Circolare a cui si ispirano le direttive Europee in tema di plastica monouso.