ORICOLA– Uno studio di rilevante importanza svolto dalla SDA Bocconi School of Management di Milano, relativo ad analizzare l’impatto sociale ed economico della Coca cola in Italia, evidenzia come l’Abruzzo sia un fiore all’0cchiello specificamente per lo stabilimento della Coca Cola HBC Italia situato ad Oricola.
Coca-Cola, presente con le sue sedi e stabilimenti da Nord a Sud, in Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo (Oricola) , Campania, Basilicata e Sicilia, si conferma il primo datore di lavoro nell’industria delle bibite e delle bevande: crea direttamente e attraverso il suo indotto 26.738 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali in Italia), con un totale di oltre 60.000 persone che beneficiano, parzialmente o totalmente, dei redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente). Sono in totale 1.463 i fornitori con cui Coca-Cola ha rapporti economici per l’acquisto di beni e servizi, per un valore pari a 628 milioni di euro (82% sono medie, piccole e micro imprese locali).
Secondo i dati di SDA Bocconi School of Management, ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono 11 posti di lavoro totali all’interno dell’economia italiana. L’analisi evidenzia anche l’impegno di Coca-Cola per un ambiente di lavoro inclusivo e che valorizzi il talento: rispetto alla media italiana, nelle tre società è presente una maggiore incidenza femminile in posizioni di leadership, con un più alto numero di donne dirigenti (45% vs 18% media italiana) e quadri (39% vs 31%) mentre a parità di qualifica professionale nelle retribuzioni dei dipendenti diretti si registra una minore sperequazione tra la remunerazione dei dirigenti e quella delle altre categorie. Lo scenario ipotetico di un mancato impatto economico di Coca-Cola nel Paese si tradurrebbe perciò a livello occupazionale in un aumento del numero dei disoccupati, soprattutto nelle regioni in cui è presente con sedi e stabilimenti: se non ci fosse Coca-Cola in Piemonte i disoccupati aumenterebbero del 2,4%, sarebbero +5,6% in Lombardia, +2,9% in Veneto, +2,8% in Abruzzo, + 0,5% in Campania, +1,4% in Basilicata e +0,4% in Sicilia.
La strategia globale di lungo periodo delle 3W (World Without Waste), lanciata da Coca-Cola nel 2018, ha l’obiettivo di lavorare sull’intero ciclo di vita degli imballaggi, dalla progettazione e fabbricazione fino al loro riciclo. Coca-Cola è stata la prima azienda di bevande analcoliche a introdurre sul mercato italiano una bottiglia in 100% rPET (PET riciclato) e dal 2023 sono realizzate con questo materiale tutte le bottiglie in PET dell’intero portafoglio di bibite, come sempre 100% riciclabili. Un traguardo reso possibile anche grazie alla riapertura della fabbrica di Gaglianico di Cch CircularPET, che, con oltre 30 milioni di euro di investimento, da stabilimento di imbottigliamento dismesso è stato riconvertito in un impianto innovativo capace di trasformare fino a 30.000 tonnellate di PET all’anno in nuove bottiglie in 100% PET riciclato. Oltre a questo, in Italia negli anni Coca-Cola ha investito nella riduzione costante del peso del packaging primario e ha introdotto nell’ultimo anno su tutti i marchi del portafoglio i Tethered Caps, i tappi uniti alla bottiglia, con l’obiettivo di ridurre la dispersione della plastica nell’ambiente, anticipando le disposizioni contenute nella direttiva UE sulla plastica monouso.