La ex cartiera di Tivoli Amicucci Parmegiani diventerà auditorium ed area parcheggio
Avviato il bando di progettazione a due gradi, si colma un vuoto urbano perdurante da tempo
Tivoli – Il Comune di Tivoli, proprietario dell’edificio della ex cartiera Amicucci-Parmegiani, dopo aver ottenuto il finanziamento del ministero per i Beni e le attività culturali (13 milioni di euro dei quali 6,5 per la messa in sicurezza, conservazione, restauro e valorizzazione del santuario di Ercole Vincitore e i restanti per la realizzazione di un auditorium della musica e un parcheggio, a valere del fondo nazionale “Grandi progetti Beni culturali”, il cui importo è stato di gran lunga il più rilevante tra tutti i progetti finanziati), promuove il bando di progettazione a due gradi con l’obiettivo di rendere quello che attualmente è un rudere industriale di notevole impatto percettivo-funzionale negativo per la città, in un’importante e strategica occasione di trasformazione urbana. Il bando è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ieri lunedì 9 novembre. Tutta la documentazione è stata pubblicata nella sezione “Amministrazione trasparente” del Comune di Tivoli.
L’ex cartiera Amicucci-Parmegiani rappresenta uno spazio in attesa, un vuoto urbano, così definito non perché privo di volumi, bensì perché ha perso le sue funzioni originarie, il suo senso all’interno del tessuto cittadino, diventando di conseguenza “un peso” sotto diversi punti di vista: quello del costo economico e ambientale di un rudere abbandonato fonte d’inquinamento per la presenza al suo interno, ad esempio, di amianto (e bonificato completamente in anni recenti); e sociale, in quanto divenuto nel tempo luogo di degrado.
L’EX CARTIERA OGGI. Il fabbricato della ex cartiera, a strapiombo sulla valle in cui scorre l’Aniene, è stato integralmente dismesso da ogni attività e risulta, infatti, in buona parte vuoto e in condizioni fatiscenti. Presenta oggi un ingresso principale sul lato nord di piazza Tani e uno da via degli Stabilimenti. Il grande opificio, costituito da cinque livelli, presenta sul prospetto nord un’altezza massima di 30 metri e uno sviluppo lineare di circa 160. La superficie degli spazi interni dell’edificio attuale si attesta su circa 20mila metri quadrati, per una volumetria complessiva di circa 92mila metri cubi. Dopo il crollo che si è verificato nel 2009, si è creata una situazione di pericolo generale che ha coinvolto anche la sottostante galleria di via degli Stabilimenti. Per eliminare il pericolo per la pubblica incolumità è stato deciso d’intervenire con opere di messa in sicurezza che hanno previsto la demolizione di parte della cartiera e l’ancoraggio di alcuni elementi in fase di crollo (oltre alla bonifica).
RIQUALIFICAZIONE. La riqualificazione dell’area occupata dall’edificio e il suo ripensamento funzionale hanno l’obiettivo di avviare un processo di rigenerazione urbana attraverso il miglioramento di alcuni importanti aspetti, come la percezione architettonica del contesto, attraverso soprattutto il ridisegno del prospetto a valle; l’attrattività verso il centro urbano; la mobilità; l’ambiente e l’integrazione con il paesaggio circostante; la socialità e l’economia anche tramite la possibilità di creare nuovi spazi pubblici e comuni, il più possibile in connessione con il tessuto urbano esistente.
La prima fase del concorso si concluderà con una graduatoria di merito e con l’attribuzione dei seguenti premi:
– premio per il 1° classificato: 77.492,02 euro;
– premio per il 2° classificato: 15.210,87 euro;
– premio per il 3° classificato: 9.000,00 euro;
– premio per il 4° classificato: 4.500,00 euro;
– premio per il 5° classificato: 4.500,00 euro.
LA PROPOSTA PROGETTUALE. La procedura concorsuale individuata, ossia quella a due gradi, intende favorire e stimolare il confronto tra diverse soluzioni e strategie, e prevede l’affidamento al vincitore dell’incarico delle fasi progettuali successive. Il progetto dovrà prevedere l’inserimento di un auditorium per oltre 500 posti a sedere con un parcheggio necessario al suo funzionamento, oltre che a servizio di eventi da svolgersi in collaborazione con il vicino santuario di Ercole Vincitore. Tutte le soluzioni dovranno armonizzarsi con il tessuto del centro storico e dovranno tener conto della successiva realizzazione di un polo che sarà destinato ad attività commerciali, artigianali, terziarie, associative, educative, istituzionali e di somministrazione che saranno realizzate nella rimanente superficie non utilizzata. Oltre 20mila metri cubi della struttura complessiva dell’ex cartiera dovranno costituire – secondo le prescrizioni della Soprintendenza – un esempio da conservare di archeologia industriale, dove verranno valorizzate imponenti macchinari utilizzati per l’intera prima metà del Novecento per la produzione della carta.
La collaborazione con il Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori ha permesso di utilizzare la piattaforma informatica che consente la trasmissione telematica di elaborati e documenti; è stata, così, posta particolare attenzione a un’ampia ed economica accessibilità all’iniziativa da parte di tutti i soggetti interessati garantendo – oltre alle tutele di legge in merito a privacy e anonimato – una riduzione dei costi per l’amministrazione comunale.
«La pubblicazione del bando di progettazione è frutto di un grande lavoro dell’amministrazione di Tivoli, in particolare del settore Lavori pubblici, in collaborazione con il VaVe e la Soprintendenza», commenta l’assessore ai Lavori pubblici Laura Di Giuseppe, «e segna l’avvio di un percorso che speriamo porti Tivoli al centro dell’attenzione dei professionisti di tutto il mondo. Sicuramente la realizzazione di un auditorium e di un parcheggio nella nostra ex cartiera Amicucci sarà per loro uno stimolo progettuale che ritengo unico: un immobile dal grande valore archeologico-industriale con una vista su un paesaggio mozzafiato e inserito in un contesto urbano caratteristico per bellezza e valore storico. La realizzazione di questo progetto farà da volano per lo sviluppo di tutto il cosiddetto “asse delle cartiere”, ma anche di tutto il centro storico, che da piazza Domenico Tani tornerà ad affacciarsi sulla valle e che ospiterà un auditorium, un luogo di cultura che manca a Tivoli. L’auspicio è che nel luglio 2021, a conclusione della procedura, l’intero centro storico e questa porzione di città possano popolarsi di tanti professionisti e studenti: l’occasione potrebbe essere una grande manifestazione diffusa in vari luoghi della città – alla quale l’assessorato sta già pensando – con mostre, seminari e altri eventi dedicati ai progetti presentati nella prima e nella seconda fase».
«Finalmente con la pubblicazione del bando in Gazzetta ufficiale e sui maggiori organi di stampa si compie il primo passo operativo di un percorso di realizzazione dell’auditorium della musica di Tivoli», spiega il sindaco Giuseppe Proietti, «alla cui base c’è stato un lavoro su più livelli e che ha visto impegnati anche la Soprintendenza, l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este e l’ordine degli architetti, che ringrazio per la fattiva sinergia con cui hanno lavorato insieme al Comune. Il finanziamento del Mibact del 2017 (il cui importo è stato di gran lunga il più rilevante tra tutti i progetti finanziati) riguarda una proposta progettuale unitaria pensata dal Comune di Tivoli per recuperare e restituire a una nuova dignità architettonica, ambientale e sociale quello che è stato un importante pezzo di storia industriale di Tivoli. È il primo tassello verso la ricomposizione architettonica della cosiddetta “fascia delle cartiere”, che segna l’affaccio del centro storico tiburtino sulla valle dell’Aniene e sulla pianura romana. Ma anche per fornire alla città – fucina di arte, storia e cultura– il suo tanto auspicato auditorium ampio, moderno, sostenibile ed ecologico, a servizio del mondo della musica e dello spettacolo ad ampio raggio. Un auditorium di oltre 500 posti a sedere è ciò che serve alla città per dare lo spazio adeguato a tante iniziative che riusciranno ad attirare in città turisti e appassionati di musica».