La ex Micron di Avezzano venduta ai cinesi, accordo di LFoundry con Jiangsu Technology
A breve gli incontri di aggiornamento del nuovo management con i dipendenti
Avezzano. La querelle – LFoundry volge ad una svolta finalmente positiva, tramite l’annuncio della stipulazione di un accordo vincolante per la vendita del 100% delle quote a Jiangsu CAS-IGBT Technology, gigante cinese dell’Hi – Tech. Foundry Srl e SMIC (Semiconductor Manufacturing International Corporation) annunciano oggi di aver stipulato un accordo vincolante per il quale il 100% delle quote di LFoundry viene venduto a Jiangsu CAS-IGBT Technology Co., Ltd. Jiangsu CAS-IGBT Technology Co., Ltd. è un gruppo che opera nel settore dell’High-Tech. La compagnia ha come suo business principale quello della ricerca, del design e dello sviluppo di nuovi chip in ambitopower, quali IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor)e FRD (Fast Recovery Diode).
“Stiamo preparando il terreno per l’inizio di una nuova era e ne siamo soddisfatti” dichiarano Sergio Galbiati e Guenther Ernst, rispettivamente Vice-Chairman and CEO di LFoundry. La capacità tecnologica e produttiva dello stabilimento di Avezzano (soprattutto focalizzato nel settore automobilistico, ma anche nella sicurezza e nel campo industriale, con applicazioni come sensori di immagine CMOS, smart power, memorie integrate e altro) fornirà a Jiangsu CAS-IGBT una piattaforma unica attraverso la quale far crescere le linee di business esistenti e quelle nuove che consentiranno un potenziale futuro di sviluppo per Avezzano potendo servire un insieme più diversificato di applicazioni”. L’accordo siglato oggi costituisce il primo passo verso la formale acquisizione, la cui finalizzazione è prevista per la fine di giugno. A partire dalla prossima settimana si terranno in azienda degli incontri di aggiornamento tra management e dipendenti. (Nello Simonelli)