Roma – Riaperta al pubblico la mostra fotografica di Tina Modotti a Palazzo Merulana è visitabile ancora per pochi giorni fino al 30 agosto 2020. L’esposizione è dedicata a una delle personalità femminili più affascinanti e rappresentative del secolo scorso, e ha inaugurato Roma Fotografia 2020 EROS a febbraio.
Tina Modotti è stata una personalità dalle mille sfaccettature. Parlare di lei significa fare riferimento a una figura che ha saputo rappresentare in modo appassionato la libertà e l’emancipazione sulle note di una potente femminilità. La sua fotografia è protesa alla composizione chiara e morbida e alla sintesi costruttiva degli oggetti che la realtà presenta, eliminando decisamente gli artefatti.
Le sue immagini hanno la capacità di narrare in maniera diretta le complessità e le durezze della rivoluzione messicana, ma non dimenticano la potenza evocativa dei particolari e della delicatezza, simboleggiata dalle foto dei fiori e delle mani.
La mostra è allestita all’ultimo piano del complesso in via Merulana ed è divisa in quattro aree. La prima area comprende dieci fotografie iconiche che mostrano le tappe importanti del suo percorso di artista. La seconda area propone undici fotografie appartenenti al periodo “still life floreale” e al “simbolico allegorico” (1923-1928) e raccoglie le immagini di mani che diventano fiori e fiori che diventano mani: simboli indiscussi di amore e sensualità.
Si passa alla terza area che presenta le fotografie di un reportage sociale (giugno – ottobre 1929): le donne di Tehuantepec. In questo progetto c’è tutta la volontà dell’artista di narrare le disuguaglianze, e la curiosità per l’evoluzione della situazione messicana: un momento storico che porterà alla nascita di movimenti d’avanguardia.
Infine, la quarta area è dedicata a uno dei modelli principali di riferimento della Modotti, il Muralismo messicano. Siamo nel periodo in cui diventa la fotografa ufficiale della rivista Mexican Folkways, specialista nella riproduzione murale. Viene ingaggiata dai muralisti per documentare l’intero processo di creazione delle opere fino a raggiungere il prodotto finale.
L’incontro della fotografa con i murales e l’amicizia diretta con gli artisti determinò il cambio di direzione della sua fotografia, facendola diventare il punto di riferimento che ha contribuito a diffondere il movimento artistico messicano.