Roma – E’ stata presentata al Teatro Brancaccio di Roma la Guida dei Vini d’Italia. Giunta alla sua trentasettesima pubblicazione , la prima fu presentata a Firenze , quella del 1988, quella dalla copertina color verde bottiglia, dallo strano formato fuori misura e dalla grafica elegantissima e – per l’epoca – rivoluzionaria, è praticamente un salto quantico. Si trattava di una guida che parlava dei grandi e dei grandissimi vini in un’Italia che stava tentando di uscire – e con fatica – da un periodo buio il cui il fondo fu toccato con lo scandalo del metanolo del 1986 e che aveva profondamente minato la credibilità del Bel Paese nel mondo.
Oggi lo scenario è tutt’altro, e al netto di guerre, lotte commerciali e barriere doganali, l’Italia del vino è un player fondamentale a livello internazionale. Siamo il Paese della biodiversità e in un mondo (anche enologico) ormai globalizzato e focalizzato su una dozzina di varietà “internazionali” tutto ciò esercita un fascino irresistibile sui consumatori di tutti i continenti.